LE INDISCREZIONI

Inwit: Ardian al rilancio, ipotesi “take private” con Jp Morgan

Il fondo, già azionista al 30% della tower company, starebbe lavorando a un’operazione straordinaria. Ma Vantage Towers, che detiene il 33%, potrebbe mettersi di traverso. Intanto il titolo balza a Piazza Affari

Pubblicato il 23 Mar 2023

inwit

Si riaccende il risiko sul mercato delle torri Tlc con Inwit che sarebbe – secondo indiscrezioni pubblicate da Reutersnelle mire della società di investimento francese Ardian, oggi secondo maggior azionista con circa il 30%,  che starebbe sondando con Jp Morgan la possibilità di procedere con un’operazione di take private della società. Le discussioni sono in fase preliminare. Il valore di mercato di Inwit,  principale azienda delle torri in Italia con oltre 23.000 asset dislocati sul territorio italiano e 6.900 remote unit, è di 11 miliardi di euro, secondo le fonti sentite da Reuters.

Le notizie non hanno conferma ufficiale dalle società coinvolte, ma i rumor sono stati sufficienti per far balzare il titolo Inwit a Piazza Affari: mentre l’Ftse Mib è piatto (-0,02%), i titoli della società delle torri sono saliti fino a un massimo di 11,87 euro, circa +4,2%, la migliore performance del segmento principale.

Le mire di Ardian su Inwit

L’eventuale offerta di Ardian per Inwit non è un’operazione esente da ostacoli. Innanzitutto, l’operazione potrebbe richiedere il coinvolgimento di un coinvestitore. Inoltre, il fondo francese è il secondo maggior azionista di Inwit dopo la società europea delle torri Vantage Towers (che detiene circa il 33%) e questa potrebbe opporsi alle mire di Ardian, perché intende rimanere nel lungo termine nell’azionariato di Inwit, sostengono le fonti di Reuters.

A sua volta Vantage è l’obiettivo di un’offerta di take private da parte di una joint venture formata da Vodafone, azionista di Vantage, e un consorzio che include Kkr e Global infrastructure partners. La joint venture ha in portafoglio la quota dell’81,7% del capitale che Vodafone detiene in Vantage Towers. L’obiettivo dell’operazione, che valuta Vantage Towers 6,2 miliardi di euro, è lanciare un’opa volontaria finalizzata al delisting sul capitale residuo di Vantage Towers detenuto dagli azionisti di minoranza.

Il risiko delle torri

Gli analisti di Intermonte sentiti da Radiocor rilevano che il delisting di Vantage Towers potrebbe “rafforzare l’appeal speculativo anche su Inwit, favorendo le condizioni per un’operazione di take private anche su Inwit da parte dello stesso consorzio Kkr-Vodafone, che potrebbe essere interessato a una fusione di Inwit in Vantage Towers in vista di future operazioni di M&A crossborder, o da parte di Ardian”.

Anche per gli analisti di Equita, alla luce delle indiscrezioni stampa, il titolo Inwit offre un certo appeal speculativo: “Riteniamo che l’entrata nell’azionariato di Inwit di Kkr e Gip attraverso Vantage Tower (33%) e la presenza di Ardian attraverso Daphne (30%), creino un elevato appeal speculativo sul titolo”.

Il risultati e il piano industriale di Inwit

Inwit ha approvato nei giorni scorsi il piano industriale 2023-2026 che prevede “un ambizioso programma di investimenti”, pari a circa 900 milioni di euro. Il che porta il valore complessivo del periodo 2021-2026 a 1,3 miliardi di euro, in aumento di circa 200 milioni rispetto alle previsioni di novembre 2020. Il piano migliora anche la politica dei dividendi, con 100 milioni di euro aggiuntivi a partire dal 2024, e un piano di buy-back fino a 300 milioni di euro. La cedola 2023 si attesterà così a 0,48 euro, il 25% in più di quanto previsto dall’attuale politica dei dividendi, per crescere poi del 7,5% l’anno. I ricavi aumenteranno a un tasso medio annuo “high-single-digit”, dagli 853 milioni del 2023 fino a oltre 1,2 miliardi nel 2026, con un’espansione del margine Ebitda al 92% (91% nel 2022) e del margine EbitdaaL after lease al 76% (69% nel 2022).

Il nuovo Piano Industriale mette al centro il modello di infrastrutture condivise e digitali, che porta maggiore efficienza e sostenibilità nello sviluppo del 5G, a supporto di tutti gli operatori”, commenta il direttore generale di Inwit Diego Galli. “Il solido modello di business ci permette di incrementare investimenti in nuovi siti e coperture indoor per la connettività mobile, e di superare 1,2 miliardi di euro di ricavi nel 2026. Lanciamo un piano di azionario diffuso per tutti i dipendenti, in coerenza con la nostra missione di sviluppo sostenibile condiviso con le nostre persone”.

Nel 2022 i ricavi di Inwit sono ammontati a 853 milioni di euro, in aumento dell’8,6% rispetto al 2021. L’utile dell’esercizio si attesta a 293,3 milioni di euro, in crescita del 53,3% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda si attesta a 779,2 milioni di euro, in aumento del 9%, con margine sui ricavi stabile al 91,3%, mentre l’EbtidaaL, principale indicatore di profittabilità della società, è pari a 587 milioni di euro con un incremento del 12,9%, grazie alle continue azioni di efficientamento dei costi di affitto e all’acquisto di terreni.

Dal punto di vista industriale, nel corso del 2022 è proseguito lo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica di Inwit, ampliando il parco con 480 nuovi siti, continuando nella crescita delle nuove ospitalità, pari a oltre 4.000 nell’anno, estendendo il piano di coperture microcellulari multi-operatore nei luoghi a maggior concentrazione di utilizzatori e traffico, realizzando oltre 500 remote unit, incrementando l’efficienza anche grazie al piano di rinegoziazione dei contratti di affitto e al piano di acquisizione dei terreni, con oltre 2 mila transazioni real estate. Al 31 dicembre 2022 il numero medio di operatori per sito (tenancy ratio) cresce attestandosi a 2,16 dal 2,01 di fine 2021, confermandosi tra i più elevati del settore.

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