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Inwit-Vodafone Towers, è fatta: nasce la maxi newco delle torri

Conclusa l’operazione di integrazione. Il 31 marzo piena efficacia. A Tim e Vodafone Europe rispettivamente il 37,5% della nuova realtà

Pubblicato il 25 Mar 2020

torri-5g

Il dado è tratto. E dal 31 marzo la newco delle torri Inwit-Vodafone Tower sarà realtà. Il closing dell’operazione di integrazione è andato in scena con la stipula, davanti al notaio Carlo Marchetti, dei relativi atti per l’acquisto, da parte di Inwit, di una quota di minoranza pari al 43,4% del capitale sociale di Vodafone Towers per la successiva fusione di quest’ultima nella società delle torri di Tim. L’atto di vendita e l’atto di fusione sono stati depositati e iscritti in data odierna presso il competente Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza e Lodi.

Inwit sarà il più grande operatore del settore in Italia e avrà la mission di supportare Tim e Vodafone Italia nella realizzazione del nuovo network per lo sviluppo del 5G, garantendo inoltre a tutto il mercato l’accesso alle proprie infrastrutture anche grazie agli spazi liberati dal progetto comune di Tim e di Vodafone Italia”, si legge nella nota emessa a seguito del closing.

L’atto di fusione – si legge nella nota – avrà efficacia il 31 marzo 2020: “A tale data saranno quindi attribuite a Vodafone Europe B.V. – al servizio del concambio (senza aumento di capitale e con annullamento della quota di minoranza detenuta da Inwit in Vodafone Towers) – n. 360.200.000 azioni ordinarie Inwit che saranno quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. nei tempi tecnici necessari all’approvazione da parte di Consob del prospetto di ammissione alle negoziazioni il cui filing è previsto dopo l’assemblea di approvazione del bilancio 2019 di Inwit convocata per il 6 aprile 2020. A fronte del perfezionamento della predetta fusione, Inwit sarà controllata congiuntamente da Tim e Vodafone Europe che deterranno ciascuna una partecipazione nel capitale dell’Emittente pari al 37,5%”.

Le due telco rendono inoltre noto che “intendono mantenere il controllo congiunto e, al tempo stesso, potranno considerare una riduzione congiunta della propria partecipazione fino a un minimo del 25%“.

Nel quadro del closing sono stati sottoscritti anche il nuovo Master Service Agreement con Tim e il Master Service Agreement con Vodafone Italia “che disciplinano i servizi c.d. di ospitalità sui siti nella disponibilità di Inwit post fusione” e il cosiddetto Passive Sharing Agreement con Tim e Vodafone Italia “volto a disciplinare i rispettivi diritti e obblighi relativi alla condivisione delle loro infrastrutture passive”.

Nell’operazione Inwit è stata assistita da Mediobanca in qualità di advisor finanziario e da Pedersoli Studio Legale in qualità di consulente legale. Tim è stata assistita, quale consulente legale, da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e Vodafone Towers da Ubs nel ruolo di advisor finanziario e da Nctm Studio Legale in qualità di consulente legale.

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