Passano troppo tempo a chattare con l’applicazione ‘What’s up‘ e in questo modo trascurano le loro responsabilità domestiche. E’ questo l’allarme lanciato da diversi uomini dell’Arabia Saudita che dicono di sentirsi sempre più trascurati dalle compagne, accusate di trascorrere ore e ore a scambiarsi messaggi con le amiche attraverso i loro iPhone. Ne parla il quotidiano saudita ‘Al-Watan’, che mette in evidenza come in molti casi si rischia di creare una vera e propria dipendenza da queste tecnologie.
“Un anno fa ho comprato un iPhone a mia moglie, nella speranza di appianare le tensioni che c’erano tra di noi. Poi lei ha cominciato a trascorrere lunghe ore a chattare con ‘What’s up‘ e questo ha aggravato ulteriormente la situazione”, si confida Fahd Ben Turki. In alcuni casi è la moglie a essere trascinata in questo vortice dal marito già dipendente, come racconta Umm Maha: “Mio parito passava ore e ore con questo apparecchio, anche mentre guidava la macchina o facevamo la spesa al mercato. Allora ne ho comprato uno anch’io e ora sono dipendente come lui”. Umm Maha teme ora che questo problema “abbia ripercussioni sulla famiglia e possa aggravarne le divisioni”.
Dal canto suo, la sociologa Amal Eyad al-Jihni spiega come questo fenomeno “non riguardi solo i giovani, ma coinvolge anche gli impiegati sul posto di lavoro o le casalinghe”, con il rischio di “divulgare i segreti di famiglia a tutti i propri contatti”, senza contare “la frenesia esagerata con cui si inviano e si condividono immagini di ogni genere”, con il risultato di “banalizzare qualunque cosa”. Ma ancor più grave è il fatto che questi programmi rappresentano “un ostacolo al dialogo tra genitori e figli e tra i coniugi. Di conseguenza – conclude – le relazioni si fanno superficiali poiché ognuno è troppo impegnato a chattare con persone distanti”.