Apple perde per strada 2,8 miliardi di potenziali acquirenti di iPhone, uno spreco di business dovuto ai mancati accordi con la maggior parte degli operatori tlc per la vendita dei suoi device. In particolare, Apple non ha mai siglato accordi per la vendita dei suoi prodotti in mercati chiave come Cina, India, Russia e Giappone, perdendo così l’occasione di intercettare masse enormi di potenziali acquirenti di iPhone.
Lo scrive l’agenzia Bloomberg, secondo cui dal 2011 a oggi Apple ha stretto accordi con meno di una dozzina di operatori tlc a livello globale per la vendita dei suoi prodotti, portando ad un totale di 240 il numero commplessivo di operatori tlc che possono commercializzare gli smartphone targati Apple.
Apple non è riuscita a chiudere un accordo chiave con China Mobile, per la vendita dei suoi prodotti nel paese asiatico. Il carrier cinese ha giudicato inaccettabili le condizioni poste dall’azienda di Cupertino, rifiutandosi di sostenere i costi delle sovvenzioni necessarie per garantirsi la commercializzazione degli iPhone. Lo stesso problema vale per Ntt DoCoMo, il maggior operatore giapponese, che non ha accettato le condizioni poste da Apple per vendere i suoi prodotti in Giappone.
Secondo la società di analisi Strategy Analytics, a livello globale sono 500 gli operatori globali su un totale di 800 che hanno le caratteristiche tecniche per supportare i device di Apple. Come già detto, Apple ha siglato accordi con 240 operatori appena.
In confronto, Samsung è in partnership con quasi tutti gli 800 operatori a livello globale e i suoi prodotti sono presenti in ogni angolo del pianeta. Questa mancanza di accordi globali, secondo Bloomberg, impedisce a Apple di aumentare a ritmi più sostentui le vendite, che nel primo trimestre del 2013 hanno registrato un incremento del 7% di iPhone commercializzati, appena 37,4 milioni di unità, l’incremento meno consistente dal lancio nel 2007.