ItaliaOnline, l’Internet company che possiede i portali Libero e Virgilio, andrà in Borsa nel 2015, probabilmente verso la fine del prossimo anno. Lo ha spiegato il “patron” Naguib Sawiris al quotidiano online Affaritaliani.it dopo che lo scorso 7 ottobre è stato annunciato il ritiro della quotazione.
Alla domanda se fosse definitivamente tramontato lo sbarco in Borsa, Sawiris, numero uno di Orascom Telecom, ha risposto: “no, andremo sul mercato di nuovo quando la situazione sarà migliore. Non siamo stati gli unici a bloccare l’Ipo perché circa il 90% delle società hanno ritirato il loro progetto di quotarsi. E non solo in Italia, è successo in tutto il mondo”.
Sulle tempistiche ha spiegato: “non all’inizio del prossimo anno, bensì’, molto probabilmente, verso la fine. Comunque torneremo in Borsa, nel 2015, e comunque quando il mercato si sarà stabilizzato”.
“ItaliaOnline non ha debiti, zero, e ha abbastanza cash – ha concluso – Non è stato un problema di cassa ma il problema è stato il mercato negativo. Attendiamo che la situazione migliori e andremo in Borsa il prossimo anno”.
Lo scorso 7 ottobre ItaliaOnline ha ritirato l’offerta globale di vendita e sottoscrizione per la quotazione in Borsa. giustificando la scelta con “e avverse condizioni e la forte volatilità dei mercati azionari europei”.
Lo sbarco in piazza affari del gruppo che controlla i portali “Libero” e “Virgilio” era in programma per il 14 ottobre, dopo l’ok arrivato dalla Consob il 26 settembre. Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che un’azienda abbia fatto un passo indietro proprio mentre era in dirittura d’arrivo verso il listino: a luglio era già successo con Rottapharm e Sisal.
La scelta, si leggeva nella nota del gruppo, “non influenza minimamente i piani di espansione” del gruppo. “Con il supporto del proprio azionista di riferimento – recita il comunicato – l’azienda continuerà nel percorso di crescita intrapreso, che prevede lo sviluppo sia per crescita organica che per linee esterne”.
“La nostra società – affermava l’Ad Antonio Converti – è caratterizzata da una storia di sviluppo. Con l’acquisizione di Matrix e la successiva fusione abbiamo dimostrato di saper crescere velocemente e in maniera sostenibile. Oggi siamo un gruppo in crescita sia in termini di ricavi che di marginalità e di generazione di cassa. Nel primo semestre Italiaonline ha generato ricavi per 47,6 milioni con un Ebitda margin del 32,7% e ha registrato un aumento nel secondo trimestre del 12,3% nel display advertising rispetto allo stesso periodo del 2013. Al 30 giugno la posizione finanziaria netta è positiva per 19,1 milioni”.