Italtel, la Regione Lazio al governo: “Sbloccare i fondi per la banda larga”

L’assessore al Lavoro, Alessandra Tibaldi: “Impegnamoci tutti a salvare la società”. Via al tavolo di discussione con provincia, comune di Roma, azienda e sindacati

Pubblicato il 14 Gen 2010

La Regione Lazio chiede al governo di intervenire sulla questione
Italtel. In occasione dello sciopero nazionale indetto per oggi
dall'azienda e dopo aver ricevuto la delegazione dei
lavoratori, l'assessore regionale al Lavoro, Pari Opportunità
e Politiche Giovanili  della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi
invita l'esecutivo ad agire  "nella questione generale e
a sbloccare i fondi previsti per lo sviluppo della banda
larga".

"Ho ricevuto le lavoratrici ed i lavoratori, con le loro
rappresentanze sindacali, che questa mattina hanno manifestato
sotto la regione Lazio contro il rischio di chiusura della sede
Italtel di Roma, con i conseguenti 220 esuberi. Si è stabilito di
convocare a breve un tavolo di discussione con la provincia e il
comune di Roma, l'azienda e le organizzazioni sindacali. 

"E' doveroso impegnarsi per il mantenimento nel nostro
territorio di questa storica azienda – ha proseguito la Tibaldi
-.Il patrimonio professionale rappresentato da queste lavoratrici e
lavoratori e la produzione avanzata conquistata in questo campo
vanno salvaguardati per mantenere la regione al passo con gli altri
paesi competitori".

La Fiom, intanto, ha fatto sapere che nella sede di Italtel di
Settimo Milanese hanno adrito il 100% dei lavoratori. "Tutti i
lavoratori – spiega la Fiom – hanno aderito alla mobilitazione
contro i 450 esuberi annunciati l'8 gennaio dai vertici
dell'impresa – fa sapere in una nota -.Piu' di 500 persone
hanno partecipato al presidio organizzato davanti
all'ingresso".

Lo sciopero di oggi è stato indetto a Milano, Roma e Palermo dal
Sindacato unitario Fim, Fiom e Uilm. In seguito all'incontro di
venerdì scorso in Assolombarda, spiegano i promotori,
l'amministratore delegato di Italtel ha infatti annunciato la
necessità di far fronte a ulteriori 400 esuberi strutturali, a
causa del fortissimo calo del fatturato evidenziato da Telecom sia
per il 2009/10 sia per il futuro, con la conseguente penalizzazione
di Italtel. E' stata inoltre annunciata la chiusura di una sede
del gruppo, ed esuberi nelle altre due, che andranno a sommarsi ai
450 dichiarati lo scorso anno per il bienno 2009-2010. Il nuovo
piano industriale verrà illustrato nei prossimi giorni al Cda, e
quindi ai rappresentanti dei lavoratori.

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