Sciopero nazionale di Italtel indetto per oggi a Milano, Roma e
Palermo dal Sindacato unitario Fim, Fiom e Uilm con un presidio dei
lavoratori davanti alla sede di Castelletto di Settimo Milanese,
per protestare contro i tagli dell'organico e il previsto
ridimensionamento del personale.
In seguito all'incontro di venerdì scorso in Assolombarda,
spiegano i promotori, l'amministratore delegato di Italtel ha
infatti annunciato la necessità di far fronte a ulteriori 400
esuberi strutturali, a causa del fortissimo calo del fatturato
evidenziato da Telecom sia per il 2009/10 sia per il futuro, con la
conseguente penalizzazione di Italtel. E' stata inoltre
annunciata la chiusura di una sede del gruppo, ed esuberi nelle
altre due, che andranno a sommarsi ai 450 dichiarati lo scorso anno
per il bienno 2009-2010. Il nuovo piano industriale verrà
illustrato nei prossimi giorni al Cda, e quindi ai rappresentanti
dei lavoratori.
“E’ una decisione inaccettabile – dichiara Roberta Turi,
della segreteria Fiom Cgil di Roma – in quanto si mette in
discussione la sopravvivenza della sede Italtel di Roma, dove sono
impiegati più di 200 lavoratori e lavoratrici. Chiediamo alla
Regione e al governo di intervenire per fronteggiare il grave
attacco all’occupazione in un settore, quello delle
telecomunicazioni, che è strategico per il paese. A partire da
giovedì metteremo in campo tutte le iniziative di lotta possibili,
con l’obiettivo di far riconsiderare all’azienda queste
scelte”.