Il contestato servizio di noleggio auto via smartphone Uber, che ha portato in piazza tanti tassisti, ma che molti consumatori apprezzano, ha in serbo un’altra novità: alla lunga sostituirà tutti i suoi conducenti con automobili che si guidano da sole. Lo ha detto il Ceo Travis Kalanick nel corso della Code Conference, e appena a un giorno di distanza dall’annuncio dato da Google della costruzione del prototipo del suo veicolo senza guidatore.
Kalanick ha parlato in toni entusiastici della possibilità di sviluppare una flotta di automobili senza conducente, che, ha detto, abbatterà sensibilmente il costo del possedere una macchina, rendendo praticamente inutile avere un proprio veicolo. “La ragione per cui Uber ha determinati costi è che oggi si paga non solo la macchina, ma la persona che la guida”, ha detto Kalanick. “Quando non c’è conducente nell’auto, il costo di usare Uber per andare in qualunque posto diventa molto più basso che possedere la propria automobile. Ecco dov’è il trucco: portare il costo al di sotto del costo di proprietà dell’automobile per tutti. Così scompare la necessità di possedere una macchina”.
Un’idea dunque che rischia di portare in piazza non più solo i tassisti ma le stesse case automobilistiche, oltre ai conducenti della sua società. Ma alla domanda su che cosa dirà al personale che guida le auto Uber quando non saranno più necessari perché le macchine sono del tutto autonome, Kalanick ha risposto che si tratta di un progetto per un futuro di là da venire. E tuttavia inevitabile, ha aggiunto: “Direi loro: Guardate, questo è il modo in cui vanno le cose, e le cose non vanno sempre come desideriamo. Dobbiamo tutti trovare un modo per adattarci al mondo che cambia”.
Al momento, però, i conducenti di Uber non possono lamentarsi troppo: la società ha reso noto che chi guida le sue auto guadagna fino a 90.000 dollari l’anno (anche se si tratta di una cifra lorda).
Nei giorni scorsi Uber ha anche annunciato, sempre alla Code Conference, un accordo con At&t grazie al quale la sua app sarà precaricata su 50 milioni di smartphone Android venduti tramite il carrier americano. Secondo alcuni rumors rimbalzati sui media statunitensi, Uber sarebbe anche nel mezzo di un nuovo giro di raccolta di finanziamenti, che potrebbero ammontare a 500 milioni di dollari e valutare la società fino a 17 miliardi.