Il nuovo tablet metterà ulteriore pressione sui margini di
profitto già bassi di Amazon: secondo gli analisti il Kindle Fire,
che sarà venduto a meno della metà del prezzo del concorrente
iPad, rischia di ridurre ulteriormente la quota di guadagno della
Internet company. I margini di profitto di Amazon lo scorso
trimestre hanno toccato il punto più basso degli ultimi cinque
anni.
Il Kindle Fire sarà nei negozi dal prossimo mese per soli 199
dollari, contro i 499 dollari per la versione meno costosa
dell’Apple iPad. Se da un lato il prezzo molto concorrenziale
aiuterà Amazon a raggiungere l’obiettivo di vendere 4,5 milioni
di tablet nel quarto trimestre, più dei 3,3 milioni venduti da
Apple nel trimestre di debutto dell’iPad, dall’altro, secondo
Ihs, con questo prezzo, la casa di Seattle perderà 10 dollari per
ogni Kindle Fire.
“E’ possibile che nel 2012 registrino un trimestre con margini
operativi negativi”, afferma Ben Schachter, analista di Macquarie
Capital a New York. “E’ uno scenario disastroso. E’
eccezionale registrare una crescita del fatturato come quella di
Amazon, ma il revenue deve tradursi anche in utile”,
aggiunge.
Il Chief executive officer Jeff Bezos spera che le vendite di
musica, libri, film e altri articoli sul tablet potranno fruttare
all’azienda abbastanza denaro da bilanciare le perdite sulla
vendita del device. In poche parole, Amazon conta sulla sua
leadership nell’e-commerce per conquistarsi una fetta del mercato
dei tablet che, secondo Forrester Research, crescerà del 51%
l’anno fino a tutto il 2015.
Si tratta di un mercato dominato, come noto, da Apple: né Hewlett-
Packard né Research In Motion con i loro prodotti sono riusciti a
erodere share alla casa della Mela, ma Amazon potrebbe
rappresentare una seria minaccia per l’iPad, secondo Brian Blair,
analista di Wedge Partners Corp. a New York.
Tuttavia, scegliere di vendere il device a un prezzo
super-competitivo sapendo di perdere soldi vuol dire che i margini
di Amazon potrebbero scendere sotto lo zero per cento, pesando sul
prezzo del titolo della compagnia, nota Schachter. Già nel secondo
trimestre il margine di Amazon si è ristretto al 2%, il più basso
dal terzo trimestre del 2006, e potrebbe essersi ulteriormente
ridotto all’1,3% nel terzo trimestre, secondo Bloomberg.
Finora gli investitori di Amazon si sono concentrati sulla sua
crescita in termini di revenues, e hanno trascurato la perdita in
redditività, nota Schachter: le vendite sono salite del 51% nel
secondo trimestre, il balzo più alto dal 2002, e gli analisti
prevedono un aumento del 43% per l’anno intero; così il titolo
ha acquistato il 37% quest'anno, anche se, secondo Bloomberg,
salirà ancora solo dell’1% nei prossimi 12 mesi, contro una
prevista crescita del 20% del titolo Apple.
Tuttavia quanto è sostenibile nel lungo termine questo modello?
“Amazon dovrà far leva sulla vendita di contenuti sul Kindle
Fire per rendere il tablet redditizio”, sottolinea Kerry Rice,
analista di Needham & Co. a San Francisco. “L'azienda di
Bezosa punta sul fatto di essere una media company e vuole usare il
tablet per spingere le vendite dei propri media”, continua Rice.
“Quello che il device può fare per Amazon è moltiplicare il
consumo di media in tutte le forme possibili. L’azienda paga una
volta per un film, ma se lo rivende un milione di volte, il margine
di guadagno aumenta”.
Ma un utente di Kindle Fire dovrebbe spendere circa 500 dollari in
media e articoli vari tramite il device, acquistando beni con
margini del 2-4%, perché Amazon possa rifarsi delle perdite sul
tablet, stima Scot Wingo, chief executive officer di ChannelAdvisor
corp, consulente di strategie web. Perciò, secondo Wingo, il
tablet metterà pressione sui margini di Amazon almeno per i primi
sei mesi.
I guadagni dai contenuti digitali dei Kindle Fire supereranno le
entrate per la vendita dell’hardware nel 2013, calcola invece
l’analista di Barclays Anthony DiClemente, secondo cui le vendite
sia del tablet che dei contenuti tramite questo device
rappresenteranno il 5,1% delle revenues di Amazon nel 2012. Per ora
gli investitori saranno soddisfatti, ma sul lungo periodo, conclude
DiClemente, vorranno anche vedere qualcosa sul fronte dei profitti.