Il pacchetto di normative per il settore telecom che il Parlamento europeo esaminerà questa settimana è cruciale per preservare la competitività di questa industria in Europa: lo ha detto il commissario all’Agenda digitale Neelie Kroes.
“E’ ridicolo trovarci ancora davanti a un’Europa con 28 mercati frammentati per le telecomunicazioni”, ha dichiarato il commissario europeo in un’intervista con Bloomberg Television durante il Mobile world congress in corso a Barcellona. “Abbiamo bisogno di un settore telecom aggiornato ed efficiente. Abbiamo bisogno del mercato unico”, ha aggiunto la Kroes. Il commissario ha detto che si sta battendo per un “continente connesso” per difendere l’Europa dal rischio di perdita di competitività. “Occorre rimuovere le barriere alle nostre reti mobili. Oggi bisogna fare i conti con 28 differenti sistemi per le frequenze in Europa, che rendono più difficile pianificare e presentare offerte da un paese all’altro”.
Il quadro regolatorio della Kroes, come noto, si basa su alcuni pilastri, come la richiesta della fine delle tariffe di roaming per le chiamate fuori dal paese di origine e l’uso di Internet all’estero ma anche le nuove politiche per rendere l’assegnazione dello spettro, risorsa fondamentale per il trasporto del traffico voce e dati, più uniforme e armonico in tutti i paesi Ue.
La Kroes si è scontrata con la resistenza degli operatori mobili sul tema dell’abolizione del roaming: le telco lo ritengono un provvedimento non neessario se non dannoso per aziende già provate dalla crisi economica e dalla feroce competizione sui prezzi.
Il tema del consolidamento è un altro elemento di scontro tra la Kroes e le telco, che cercano economie di scala. A questo proposito il commissario ha indicato che il consolidamento “sarà una conseguenza, non una funzione del mercato unico. In qualche misura il consolidamento ci sarà”, ha garantito la Kroes. “Ma c’è bisogno anche dei player più piccoli”.
La vice presidente della Commmissione europea è intervenuta a Barcellona su un altro tema. “In un mondo che cambia rapidamente dobbiamo sempre guardare avanti”, ha detto la Kroes. “Dobbiamo accelerare sulle reti di nuova generazione per assumere la leadership. Un anno fa ho lanciato un appello per il 5G che le aziende hanno raccolto: l’Europa ha messo sul piatto 700 milioni di euro e l’industria cinque volte di più, per un totale di oltre 3 miliardi di euro per la ricerca”. Ma ovviamente il 5G dovrà essere interoperabile, funzionare in tutto il mondo: “Perciò oggi lancio la sfida a tutti voi, leader del 5G, europei e di tutte le regioni del mondo: raggiungiamo un accordo sulla tecnologia e fissiamo una tabella di marcia per arrivare velocemente al lancio, magari entro la fine del 2015″. La speranza della Kroes è non solo di portare l’innovazione a cittadini e imprese, ma di fare dell’Europa la protagonista della rivoluzione nelle telecomunicazioni.