L'INTERVENTO

Kroes: “Tlc, faremo la guerra alla burocrazia”

Non solo roaming e net neutrality nel pacchetto per il Mercato unico delle Tlc. La vice presidente della Commissione europea: “Misure facilitano investimenti e accesso allo spettro”

Pubblicato il 12 Set 2013

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Sfide e opportunità per il settore telecom europeo: le traccia il vice presidente della Commissione europea Neelie Kroes, responsabile per la Digital agenda, in un documento che spiega il pacchetto di misure sul mercato unico delle telecomunicazioni.

Non tutto riguarda il roaming, la Kroes sottolinea questo elemento: la proposta della Commissione è un pacchetto completo le cui parti sono interconnesse. Così come il pacchetto telecom non riguarda solo le telecom, ma tutta l’economia: serve a indicare come le tecnologie digitali possono trainare lo sviluppo dell’intero sistema economico, col vantaggio di un singolo mercato.

“Il momento di agire è questo, anche se il pacchetto non è perfetto”, afferma la Kroes. “Aspettare e non implementare questo pacchetto vuol dire votare l’Europa a un ritardo di oltre due anni e alla sconfitta sull’arena globale. Non c’è modo di sbagliare”, aggiunge la Kroes: “Questo pacchetto è il più importante singolo provvedimento che le istituzioni europee potranno finalizzare nel 2014 per stimolare crescita e occupazione”.

Gli esempi di come la digital economy potenzi ogni settore sono tanti; tra questi, l’economia delle apps, che cresceranno da 11 miliardi di euro di valore oggi a 15 miliardi nel 2016 e danno già lavoro a quasi 800.000 persone in Europa (spesso lavori altamente qualificati e ben pagati).

La questione non è solo economica ma anche strategica: tornando al caso Prism, l’Europa, nota la Kroes, ha un interesse strategico a costruirsi una sua infrastruttura cloud e a non dipendere da provider esteri. La grande opportunità è quella di avere un player globale europeo del cloud, per il quale però occorreranno reti veloci e di alta qualità, fornite da un mercato telecom in ottima salute. L’Europa ha invece già importanti vendor di attrezzature di rete: Ericsson e la ex Nokia Siemens Networks, oggi Nokia Solutions and Networks, che vengono danneggiate dalla esiguità dei progetti in nuove reti e servizi come il 4G.

Ecco dunque le proposte concrete della Commissione. Innanzitutto, tagliare la burocrazia, rendendo più facile per le aziende investire in nuove reti e servizi e espandersi in altri Paesi. “Il mercato unico delle telecomunicazioni va nell’interesse delle imprese, semplificando le regole, rendendo stabili i prezzi del rame e più facile accedere allo spettro”, sottolinea la Kroes.

La responsabile della Digital agenda ribadisce l’impegno all’abolizione del roaming per gli utenti; d’altro lato l’Ue offrirà alle aziende modalità meno costose di sviluppare piani tariffari del tipo “Roam like at home”: se lo faranno dal 2014, la regolamentazione europea per loro sarà più light, altrimenti il consumatore avrà il controllo del proprio piano tariffario e quando va all’estero potrà automaticamente passare, senza costi, a un provider locale.

La Kroes conferma l’impegno anche sulla neutralità della rete: “Se alcuni provider vogliono dare un servizio in più in termini di velocità o qualità possono farlo – per esempio ad aziende per applicazioni di videoconferenza – ma non possono tagliare servizi ad altri consumatori”, chiarisce la Kroes.

“Questo pacchetto è essenziale per gli interessi strategici, il progresso economico, l’industria delle telecomunicazioni e i cittadini d’Europa”, conclude la Kroes, “che hanno bisogno di accesso completo ed equo ai servizi di telecomunicazione come Internet e il mobile”.

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