Il fatto che Telefonica abbia una quota del 40% in Telco, la
"scatola" che controlla Telecom Italia "è un
problema rilevante che si deve risolvere. Ci penserà
l'azienda, ma il Governo è molto attento". E' quanto
dichiarato oggi dal il vice ministro dello Sviluppo Economico Paolo
Romani in un'audizione davanti alla Commissione Affari
costituzionali della Camera. Rispondendo a una domanda di Raffaele
Volpi, deputato della Lega Nord, Romani ha ribadito anche che
"l'infrastruttura di rete di Telecom Italia deve rimanere
italiana" e che l'indebitamento finanziario "è un
problema che il gruppo si porta dietro dal passato e che rende
ardui gli investimenti".
L'audizione di oggi è stata anche l'occasione per fare il
punto sugli 800 milioni previsti dal piano anti-digital dicide del
governo. "Sto molto insistendo con il Tesoro", ha detto
il viceministro riferendosi a quelle risorse. “Non pretendo che
arrivino tutti domani mattina, basterebbe giungessero in corso
d'opera” ha rimarcato precisando che se è vero che gli 800
milioni ancora non sono stati ancora sbloccati dal Cipe, vero è
anche che sono già disponibili altri fondi “Si tratta di 264
milioni, che sono già in pancia a Infratel, di160 milioni che
provengono dai fondi rurali e 210 milioni dai privati, per i quali
sono state già concluse due gare”.
Romani ha concluso ricordando che esiste “una riserva derivante
dai protocolli che stiamo stringendo con le Regioni, che in questo
momento hanno più soldi di noi. A fine percorso forse avremo anche
più soldi del previsto”.