FRANCIA

L’Arcep dà ragione a Free, ma i competitor non ci stanno

Secondo l’Authority francese il carrier ha rispettato il vincolo di raggiungere almeno il 27% della popolazione in cambio dell’uso delle rete di Orange. Ma la polemica non si placa

Pubblicato il 01 Mar 2012

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Free Mobile copre poco più del 28% della popolazione con 753 antenne attive e ciò significa che soddisfa in pieno le regole stabilite nel contratto firmato con Orange. Sono le conclusioni dell’audit dell’Arcep, richiesto da Orange, Bouygues Telecom e Sfr. Gli operatori avevano chiesto all’Autorità francese delle Tlc di verificare se Free soddisfacesse tutte le condizioni definitie nell’accordo di roaming con Orange che prevedeva appunto l’obbligo di copertura del 27% popolazione in cambio del diritto di usare la rete del carrier di FT.

Ma Orange non è soddisfatta delle conclusioni a cui è arrivata l’Arcep. Se infatti la società guadagnerà più di un miliardo di euro in tre anni dall’accordo con Free, gran parte li dovrà utilizzare per effettuare nuove installazioni sulla sua sulla sua infrastruttura per sostenere l’afflusso di clienti del nuovo entrante.

Come scrive la stampa francese i rapporti tra Free e Orange si sono decisamente deteriorati e non è bastato l’intervento dell’Authority a mettere pace, anche perché il primo operatore francese ha perso 201mila clienti tra il primo gennaio e il 15 febbraio 2012 per effetto dell’arrivo sul mercato di quarto operatore. Free era scesa in campo proponendo una flat all inclusive da 19,99 euro al mese. Da quel momento in Francia era iniziata una vera e propria ""guerra delle tariffe" che aveva visto i competitor lanciare pacchetti Internet e voce che non superavano i 20 euro al mese.

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