L’Asia-Pacifico converge sull’Lte. 120 mln di connessioni nel 2015

Si spinge sull’ultra banda larga mobile per aumentare la produttività e creare economie efficienti basate sull’informazione. Cina in testa, ma imponente la crescita delle connessioni anche per Giappone, Indonesia, Corea del Sud

Pubblicato il 16 Nov 2010

Crescita-boom per l’Lte nell’Asia-Pacifico, grazie alla
locomotiva cinese. Secondo i nuovi dati resi noti da Wireless
Intelligence, il numero di connessioni Lte della regione supererà
i 120 milioni entro il 2015 e la Cina rappresenterà quasi la metà
(57,9 milioni) del totale. I principali Paesi asiatici spingono
sull’adozione della banda larga mobile su Hspa e Lte per
accrescere la propria produttività, far salire il Pil e creare
economie più efficienti basate sull’informazione.

Dopo la Cina, i tre maggiori mercati per l’Lte nell’Asia
Pacifico nel 2015 saranno il Giappone, con 26,5 milioni di
connessioni, l’Indonesia, con 13,1 milioni, e la Corea del Sud,
con 9,8 milioni. Ma la società di ricerche prevede crescita
sostenuta anche in altri Paesi della regione, come Australia,
Malesia, Filippine e Taiwan.

L’accesso alla banda larga mobile ultra-veloce abilitata dalla
tecnologia Lte apporterà una serie di benefici socio-economici a
tutta l’Asia-Pacifico, in vari settori, cominciando da istruzione
e servizi sanitari e arrivando fino a commercio e innovazione. In
generale, sarà un forte incentivo alla produttività e allo
sviluppo economico della regione.

“L’Lte sta crescendo a ritmi sostenuti nell’Asia-Pacifico e
aziende come Ntt DoCoMo ed Csl hanno già in cantiere il lancio
commerciale di reti Lte quest’anno”, sottolinea Michael
O’Hara, chief marketing officer della Gsma. “Altre 36 reti Lte
sono già in fase di progettazione in Asia-Pacifico e saranno
presto attivate per rispondere alla forte crescita della domanda di
dati da parte dei consumatori. Il mercato è favorevole anche per
l’assenza di infrastruttura di linea fissa in molte aree e per la
necessità di fornire la necessaria capacità di rete per abilitare
i servizi mobili di nuova generazione”.

“L’introduzione dell’Lte farà salire la domanda di mobile
Internet e banda larga mobile nell’Asia-Pacifico”, aggiunge
Joss Gillet, senior analyst di Wireless Intelligence. “Tanti i
possibili scenari di adozione, ma la liberazione dello spettro del
dividendo digitale avrà un ruolo importante per connettere i
consumatori a queste nuove reti”.

Il progresso significativo compiuto dalla Gsma e dai suoi membri
nell’abilitare le funzionalità voce sulle reti Lte è un altro
fattore che guida lo sviluppo di questa tecnologia nella regione.
L’iniziativa VoLte della Gsma, dedicata allo sviluppo di una
singola soluzione comune per trasmettere la voce sull’Lte, conta
già più di 80 partecipanti tra operatori mobili e vendor di tutto
il mondo.

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