L’Ethernet spegne 35 candeline e ‘sogna’ velocità a 100 Gbps

L’Ethernet Working Group sta lavorando a nuovi standard che rendano più veloce il “primo miglio” ovvero la tratta di cavo che connette l’operatore con il cliente finale

Pubblicato il 28 Lug 2009

Trentacinque anni e non sentirli.Quando nel 1974 Bob Metcalfe, poi
fondatore di 3Com,  “inventò” l'Ethernet forse nemmeno
poteva ad immaginarne la longevità. Invece oggi c’è addirittura
una associazione ad hoc – Ethernet Working Group in seno alla Ieee
Standards Association – impegnata ad apportare miglioramenti a
questa tecnologia.

I progetti attualmente in cantiere comprendono uno standard Fast
Ethernet per il primo miglio tra l’operatore di telecomunicazioni
e il cliente, uno standard Power over Ethernet (PoE) che tenga
conto di capacità più elevate, uno standard Energy Efficient
Ethernet e un protocollo Ethernet più veloce per raggiungere
velocità fino a 40 Gbps e 100 Gbps.
Progetti, questi, che dimostrano come l’Ethernet continuerà a
migliorare in termini di velocità, larghezza di banda, efficienza
energetica e usabilità, anche grazie al supporto di tecnologie
come il video-on-demand e il video-conferencing.

Ma come si sviluppano, nel dettaglio, le iniziative? A fare il
punto David Law, Consultant Engineer di 3Com, azienda specializzata
nel settore del networking in Ethernet, nonché presidente
dell’Ieee 802.3 Ethernet Working Group.
“L’attuale standard PoE, Ieee Std 802.3af-2003, non è in grado
di erogare a un dispositivo una potenza superiore a 12,95 watt –
spiega Law – . Questo wattaggio è insufficiente per molte nuove
applicazioni che, in virtù delle funzionalità aggiuntive che
offrono, richiedono una quantità sempre maggiore di energia”. Il
nuovo standard Power over Ethernet Plus (PoE+) IEEE P802.3at DTE
Power via MDI Enhancements, invece, è in grado di aumentare
l’approvvigionamento di energia fino ai 25.5 watt (contro gli
attuali 12.95), nonché di estendere la gamma di applicazioni
compatibili con il PoE.

“Il primo miglio, la tratta di cavo che connette l’operatore di
telecomunicazioni o fornitore di servizi Internet con la casa o
l’ufficio del cliente era già stato preso in considerazione
dallo standard Ieee Std 802.3ah-2004 – puntualizza Law -.  Lo
stadio successivo è rappresentato dallo standard Ieee P802. 3av.
La velocità di trasmissione di questa tecnologia di rete è dieci
volte superiore e raggiunge i 10 Gbps”.

Ma Ethernet può fare anche rima con “green”.  In risposta
alla tendenza crescente verso tecnologie verdi, l’Ieee sta
lavorando a uno standard Ethernet che utilizzi meno energia. “Le
connessioni Ethernet rimangono spesso inattive per molto tempo.
Ciononostante, durante i tempi di inattività, un dispositivo di
rete medio usa all’incirca la stessa quantità di elettricità
che consuma nei periodi di massimo utilizzo – rivela il manager
di 3Com -. È nostra intenzione cambiare lo status quo introducendo
lo standard Energy Efficient Ethernet IEEE P802. 3az. Esso consente
di risparmiare energia in due modi: in primo luogo, passando alla
modalità riposo durante i tempi di inattività e, in secondo
luogo, comunicando questo cambiamento di stato ai dispositivi di
rete collegati”.

L’ultima novità riguarda l’ introduzione dello standard Ieee
P802. 3ba. “Il fabbisogno di banda nel centro delle reti Ethernet
di grandi imprese, Internet Exchange Point e Internet Service
Provider raddoppia ogni anno e mezzo come risultato complessivo di
un maggior numero di utenti, applicazioni e tecnologie di accesso-
conclude -. Il fabbisogno di banda della connettività server,
tuttavia, è trainato da altri fattori quali memoria e bus. Ne
consegue che il fabbisogno di banda raddoppia ogni due anni”.
Proprio per rispondere alle esigenze di questi due gruppi di utenti
professionali, l’Ieee Ethernet Working Group sta sviluppando due
nuove velocità, entrambe nell’ambito del progetto Ieee P802.
3ba: Ethernet da 40 Gbps ed Ethernet da 100 Gbps.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati