Gli Internet players rispettino le regole sulla privacy. È la
richiesta fatta dall’Etno l’associazione degli operatori
europei di telecomunicazioni, contenuta in una lettera indirizzata
a Neelie Kroes, responsabile per la Digital agenda e Viviane
Reding, responsabile per la Giustizia, i Diritti fondamentali e la
cittadinanza.
Mentre la Commissione europea si appresta a rivedere la Direttiva
europea sulla protezione dei dati personali, “gli internet
players, di cui la maggior parte hanno sede al di fuori dell’Ue
basano il loro modello di business sulla profilazione dei dati dei
clienti online e sulla pubblicità comportamentale – ricorda
l’Etno – godendo di un’applicazione più leggera del regime di
protezione dei dati personali”.
Secondo l’associazione alcune aziende non europee non rispettano
dunque la normativa europea in materia di protezione dei dati e
conservano i dati personali per periodi più lunghi rispetto a
quelli previsti dalla legge, con la conseguenza che i consumatori e
le aziende incontrano incertezza rispetto ai loro diritti e alla
protezione legale degli stessi.
“E’ necessario che vi siano standard europei di protezione dei
dati dei consumatori indipendentemente dal luogo in cui i dati sono
trattati – incalza l’Etno -. Ma non solo: condizioni paritarie
sono necessarie per permettere anche alle imprese europee di
competere su un mercato molto promettente con i cosiddetti
operatori “over the top”, ovvero Google, Yahoo, Facebook.
Gli operatori europei si riferiscono al mercato strategico della
pubblicità online. Nella Ue conclude l’Etno “il mercato della
pubblicità ha subito una contrazione dell’11%, mentre il
segmento della pubblicità on-line è cresciuto del 2-2,5%.
L’omogeneità delle regole applicabili all’utilizzo dei dati
personali ai fini della presenza sul mercato della pubblicità
on-line è quindi un aspetto di primaria importanza per permettere
alle imprese europee che operano in rete di mantenere la loro
competitività”.