Il nuovo iPhone 5, che sarà presentato a San Francisco mercoledì prossimo, sarà compatibile con l’Lte. Lo scrive il Wall Street Journal, precisando che il nuovo iPhone, diversamente dall’ultima versione dell’iPad recentemente lanciata sul mercato che non è compatibile con l’Lte in Europa, sarà compatibile con le diverse versioni dell’Lte in Asia, Europa e Stati Uniti. Le fonti consultate dal Wall Street Journal aggiungono però che è altamente improbabile che tutti i carrier saranno in grado di supportare l’Lte.
Secondo le fonti, il nuovo iPhone 5 sarà più sottile e monterà di un display più grande di quello presente sui modelli attualmente in commercio.
Lo scroso mese di aprile, le autorità di regolamentazione del settore pubblicitario in Uk, Danimarca, Norvegia e Svezia hanno avviato indagini sulla campagna di marketing di Apple, secondo cui il nuovo iPad è compatibile con le reti 4G. Sulla falsariga di quanto avvenuto in Australia, dove l’Antitrust locale ha bacchettato Cupertino con l’accusa di pubblicità ingannevole, anche i regolatori europei stanno esaminando le lamentele dei consumatori nei confronti di Apple: il nuovo iPad lanciato sul mercato la settimana scorsa non è compatibile con le frequenze Lte europee, ma funziona soltanto sui network 4G negli Usa e in Canada. Un messaggio ingannevole, che ha spinto Apple ad offrire un rimborso ai clienti australiani che si sono sentiti raggirati, anche se Cupertino nega l’addebito precisando che gli spot per il lancio del nuovo iPad in Australia e al di fuori dei Usa e Australia non hanno mai sostenuto che la nuova versione del tablet funzionasse con le reti Lte.
Il problema, dal punto di vista tecnico, consiste nel fatto che il nuovo iPad supporta l’Lte ma soltanto sulle frequenze dei 700 MHz e dei 2,1 GHz utilizzate negli Usa e in Canada. In Europa, invece, le frequenze a 700 MHz sono utilizzate soltanto per veicolare il segnale televisivo del digitale terrestre, mentre la banda a 2,1 GHz veicola il traffico telefonico del 3G. Secondo il Wall Street Journal, è molto improbabile che in Europa queste bande di frequenza vengano riallocate per supportare l’Lte.