BANDA ULTRALARGA

Eolo attiva la fibra nelle aree bianche della Lombardia

In un Comune comasco via alla commercializzazione sperimentale dei servizi di connettività nei cluster C&D. In campo anche Open Fiber

Pubblicato il 21 Dic 2018

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Sempre più ultrabroadband nelle aree a fallimento di mercato. Open Fiber ha collegato oggi a Fino Mornasco (CO) il primo cliente alla rete interamente in fibra ottica che sta realizzando nei cluster C&D, le cosiddette “aree bianche” oggetto dei primi due bandi Infratel, società inhouse del Mise.

I collegamenti rientrano nell’ambito di una sperimentazione aperta a tutti gli operatori di Tlc, che punta a ottimizzare i processi di fornitura e gestione del servizio in vista dell’apertura della commercializzazione su larga scala. Grazie alla modalità Ftth gli utenti potranno navigare sulla rete Open Fiber fino a 1 Gbps al secondo, velocità impossibile da raggiungere per reti in rame o miste fibra-rame.

La prima azienda ad aver avviato la commercializzazione dei servizi su fibra Open Fiber a Fino Mornasco è Eolo, società del programma Elite di Borsa Italiana e principale operatore in Italia nel fixed wireless nei servizi ultra broadband per i segmenti business e residenziale.

Grazie alla crescente diffusione dell’innovativa rete FWA che permette collegamenti fino a 100 mega su frequenza 28GHz, lanciata nel corso del semestre e attiva già in 36 province italiane, Eolo è infatti l’operatore di riferimento per i servizi wireless per la provincia italiana, offrendo connettività ultraveloce nelle aree scarsamente connesse, da oggi anche tramite collegamenti interamente in fibra.

Nei sei mesi del periodo di test, tutti gli operatori interessati ad aderire potranno usufruire a titolo gratuito dei servizi per la fornitura ai cittadini di una connessione Ftth.

La sperimentazione che vede collaborare Open Fiber con Eolo e altri operatori è già stata avviata nei comuni di Anguillara Sabazia (Roma) e San Giovanni la Punta (Catania), e nei prossimi giorni partirà anche a Campagnano di Roma (Roma).

Open Fiber sta realizzando nei territori meno densamente popolati un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultra larga in oltre nove milioni di abitazioni, aziende e sedi della Pubblica Amministrazione. L’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni.  A oggi, l’azienda guidata da Elisabetta Ripa ha aperto cantieri in oltre 1000 comuni nelle diciassette Regioni italiane oggetto dei primi due bandi Infratel. Open Fiber si è recentemente aggiudicata anche il terzo bando per la cablatura delle aree bianche di Calabria, Puglia e Sardegna.

Il valore complessivo del bando Infratel per la Regione Lombardia supera i 400 milioni di euro, e consentirà a Open Fiber di collegare alla banda ultra larga circa 1500 comuni inclusi nelle aree bianche del territorio; con un investimento privato di circa 380 milioni di euro, invece, la società partecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti sta cablando in modalità Ftth Milano, Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Como, Monza, Pavia, Sondrio, Varese e 23 comuni dell’hinterland milanese, al fine di creare una rete quanto più pervasiva ed efficiente possibile, che favorisca il recupero di competitività del “sistema Paese” e, in particolare, l’evoluzione verso “Industria 4.0”.

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