IL DECRETO CURA-ITALIA

La filiera del wireless: “Più frequenze e sconti sul canone”

La coalizione Fixed Wireless Access chiede sostegno per portare la connettività senza fili nelle aree disagiate: “Messa alla prova la capacità degli operatori Tlc”. Scende in campo anche l’Uncem. Assist dalla Lega

Pubblicato il 17 Mar 2020

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Più frequenze e sconti sul canone per gli operatori alternativi impegnati a portare connettività Internet “anche nelle aree bianche”. E’ quanto chiedono al governo le aziende della Coalizione per il Fixed Wireless Access. Assist dalla Lega che a sua volta chiede al Mise di “sostenere la tecnologia Fwa” autorizzando “anche solo temporaneamente, l’utilizzo delle frequenze a 5,8 Ghz”. Ma anche da Uncem (l’unione di Comuni ed enti montani): “Sistemi wireless unica possibile soluzione nelle aree montane e interne del Paese”.

Coronavirus fa aumentare il traffico dati

L’emergenza Coronavirus “sta determinando un incremento di domanda di connettività da parte degli italiani – dice il presidente della coalizione Fwa Enrico Boccardo – che abbiamo stimato oltre il 50% in più rispetto all’abituale traffico di dati. Si tratta di una situazione senza precedenti che sta mettendo alla prova la capacità degli operatori Tlc di farne fronte. Anche in questo caso la tecnologia FWA sta dando prova di grande resilienza” portando Internet anche “nelle aree bianche”.

In un periodo “in cui cresce il ricorso a smart working, didattica a distanza e altri servizi informatici e telematici” dice Boccardo, la tecnologia Fwa puà essere “strategica. Come imprese di pubblica utilità siamo pronti a potenziare ulteriormente le nostre infrastrutture e a garantire sempre, specialmente in questo momento critico, il funzionamento delle reti, l’operatività e la continuità dei servizi”.

Più frequenze e tagli al canone

Ma serve “facilitare il compito alle imprese aderenti al consorzio: le aziende hanno bisogno di “una maggiore e duratura disponibilità di frequenze per l’accesso e di una riduzione dei canoni per l’utilizzo delle frequenze di backbone, ove queste siano utilizzate per raggiungere, grazie ad investimenti privati, aree nelle quali le infrastrutture di Tlc sono carenti”.

Dello stesso parere Massimiliano Capitanio, Segretario della Commissione Vigilanza Rai e membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni: “Il momento è straordinario ed emergenziale – dice Capitanio – Bene quindi l’intesa tra Infratel e Linkem per testare le potenzialità del 5G Fwa”.

Ma “oltre le sperimentazioni si possono fare subito azioni concrete. Per sostenere la tecnologia Fwa si autorizzi, anche solo temporaneamente, l’utilizzo delle frequenze a 5,8 ghz come già consentito dalla Raccomandazione europea non accolta in pratica solo dall’Italia. Su queste politiche vedo una preziosa trasversalità e credo si possa dare un prezioso segnale di coesione nazionale ma anche di lungimiranza tecnologica. In questa direzione vanno, tra l’altro, anche le recenti sollecitazioni di Anci”.

Più frequenze all’Fwa, l’assist di Uncem

Sulla stessa posizione l’Uncem: “Per potenziare la rete di accesso wireless degli operatori Fwa – fa sapere il presidente Marco Bussone – è necessaria la materia prima ossia l’immediata disponibilità di ulteriori porzioni di spettro”. Per questo l’unione chiede di “adottare rapidamente misure ad hoc per riservare, anche in via temporanea, nuove porzioni di spettro per gli operatori Fwa, da sempre impegnati a garantire il diritto di accesso ad Internet nelle aree rurali e montane del Paese, anche d’intesa con Uncem”.

Nello specifico, deve essere autorizzata, in via transitoria, l’utilizzo delle frequenze a 5,8 GHz (banda 5.725 – 5.875 MHz) per l’offerta di servizi Fwa “tenuto conto che la normativa europea già lo consente con una raccomandazione recepita in oltre venti Paesi europei, ma non in Italia”. È la banda contigua a quella a 5,4 GHzgià utilizzata per servizi Fwa: “Quindi non è richiesta alcuna nuova attività/installazione sul campo”.

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