La guerra della fibra (che sfibra)

Sulla banda ultralarga Enel e Telecom sono ormai alla guerra più che alla sinergia infrastrutturale. Tutti vincenti? O tutti perdenti?

Pubblicato il 25 Mag 2016

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In Italia, unico Paese europeo (per scelte politiche errate del passato), non vi è concorrenza fra rete di telecomunicazione via cable-tv e rete a banda larga telefonica. Da oggi avremo anche un’altra particolarità distintiva: siamo gli unici ad avere due reti di telecomunicazione a banda ultralarga FTTH in competizione fra loro.

L’infrastruttura di Telecom Italia che con la nuova coppia Cattaneo/Recchi al comando ha deciso di accelerare gli investimenti nella fiber-to-the-home; e la rete in fibra ottica che Enel costruirà in 244 città, magari aggiungendovi i comuni dove è presente Metroweb nel caso riesca il take-over sulla società milanese (anche qui in competizione con Telecom Italia che mira allo stesso obiettivo).

Le scintille sono già scoppiate: basti leggere l’intervista dell’amministratore delegato di Enel Francesco Starace rilasciata al Corriere della Sera

; oppure le parole del presidente di TI Giuseppe Recchi e dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo all’assemblea dei soci

. Anche se il business model è diverso (Enel punta sul wholesale, Telecom sull’integrazione rete-clienti) si annuncia concorrenza dura e a tutto campo, comprese tensioni regolatorie e legali fra operatori che rischiano di replicare quanto si è già sperimentato in passato, in particolare nel mobile.

Sul marketing commerciale il confronto si è già acceso, con situazioni un po’ paradossali. Enel ha annunciato con una conferenza stampa dell’amministratore delegato di Enel Open Fiber Tommaso Pompei il lancio della sua rete ultrabroadband partendo da Perugia. Pressoché contemporaneamente, Telecom italia ha annunciato la sua prima offerta a un giga. A partire da dove? Da Perugia, naturalmente.

Per ora siamo agli sgarbi, più avanti si andrà alla guerra vera e propria.

Ma è una prospettiva sensata dal punto di vista economico? C’è spazio per un doppio mercato della fibra ottica: quello di Telecom e quello di Enel che ragionevolmente fornirà i competitor di Telecom? Gli italiani saranno disponibili a pagare abbonamenti che giustifichino doppi investimenti nell’Ftth? E se qualcuno ha sbagliato i suoi conti, quale sarà il prezzo che pagherà il sistema?

Forse i guerrieri di oggi saranno costretti a qualche armistizio in futuro. Vedremo. Perché una guerra della fibra che sfibra alla fine rischia di fare male a tutti.

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