LA TRIMESTRALE

La “nuova” Tim, ecco quanto vale ServCo: prima simulazione



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I conti per effetto dell’operazione di separazione di NetCo. Avanti sul percorso di trasformazione, confermate tutte le guidance per il 2024

Pubblicato il 29 mag 2024



Pietro Labriola

Ricavi complessivi per 3,5 miliardi, in crescita del 2,8% anno su anno e quelli da servizi balzano del 3,4% a 3,3 miliardi. Ebitda a +11,6% pari a 1 miliardo di euro. Con lo scopo di fornire indicazioni sull’andamento del business di ServCo, Tim simula gli effetti dell’operazione di separazione di NetCo a partire dal 1° gennaio 2022. E i dati considerano anche gli effetti derivanti dai rapporti commerciali con NetCo, che deriveranno Master Service Agreement che sarà sottoscritto con NetCo e dalla contestuale riorganizzazione delle attività domestiche negli ambiti Tim Consumer e Tim Enterprise.

Avanti sulla trasformazione, confermate tutte le guidance

“Come annunciato in occasione del Capital Market Day dello scorso 7 marzo, Tim sta proseguendo nel percorso di trasformazione avviato nel precedente biennio e, tramite la prossima vendita di NetCo, sta adottando un nuovo modello aziendale che permetterà al Gruppo di competere in maniera più efficace sul mercato, grazie a un maggior focus sulle componenti industriali e alla riduzione dell’indebitamento finanziario”, spiega l’azienda guidata da Pietro Labriola che sulla base dei risultati al 31 marzo 2024, conferma tutte le guidance fornite al mercato per l’anno in corso.

I risultati di Tim Consumer

Tim Consumer ha registrato ricavi totali sostanzialmente stabili a 1,5 miliardi e ricavi da servizi pari a 1,4 miliardi (+0,8% anno su anno). “Fra i fattori a sostegno del trend un Arpu in crescita nel fisso e sostanzialmente stabile nel mobile, anche grazie alle attività di repricing effettuate nel trimestre, che hanno riguardato complessivamente 3,5 milioni di linee e che proseguiranno nel corso dell’esercizio”, spiega l’azienda in una nota.

I risultati di Tim Enterprise

Tim Enteprise ha registrato ricavi totali pari a 700 milioni (+2,4% anno su anno) e 700 milioni riguardano i ricavi da servizi (+4,3% anno su anno) “grazie alla strategia di difesa del business della connettività e alla crescita dei ricavi Ict -spiega l’azienda -. Continua, in particolare, la forte performance del cloud (+17,5% anno su anno), dell’IoT (+79% anno su anno) e della security (+79% anno su anno)

I risultati di Tim Brasil

Tim Brasil ha registrato ricavi pari a 1,1 miliardi (+8,1% anno su anno) ed un Ebitda pari a 500 milioni (+11,8% anno su anno), continuando nel percorso di crescita intrapreso nell’ultimo biennio, che si riflette anche nell’andamento dell’Ebitda-Capex, che registra un aumento del 18,6% anno su anno.

I risultati del Gruppo Tim

I ricavi totali ammontano a 3,9 miliardi, in crescita dell’1,2% anno su anno (-1,3% nel domestico a 2,8 miliardi, +8,1% in Brasile a 1,1 miliardi).

I ricavi da servizi ammontano a 3,7 miliardi, con il significativo contributo del Brasile (+8,1% a 1,1 miliardi) e del mercato domestico, che ha registrato il secondo trimestre consecutivo in crescita (+1,3% a 2,6 miliardi).

In crescita per il sesto trimestre consecutivo l’Ebitda, pari a 1,5 miliardi (+1,6% anno su anno). La dinamica al 31 marzo è influenzata dalla flessione del mercato domestico (-3,4% rispetto al primo trimestre 2023 che beneficiava per 60 milioni dell’accordo commerciale con Open Fiber nelle aree bianche) e dalla buona performance del Brasile (+11,8%).

In crescita per il quinto trimestre consecutivo l’Ebitda after lease, che si è attestato a 1,2 miliardi (+3,0% anno su anno a livello di Gruppo; -4,6% il mercato domestico, +22,7% il Brasile).

L’indebitamento aumenta di 1 miliardo

L’indebitamento finanziario netto rettificato after lease del Gruppo in continuità al 31 marzo 2024 ammonta a 21,4 miliardi di euro, in aumento di 1 miliardo di euro rispetto al 31 dicembre 2023. “Sull’indebitamento hanno influito una serie di effetti non ricorrenti, fra cui in particolare quelli conseguenti al decreto di sequestro preventivo del Gip presso il Tribunale di Milano emesso lo scorso 28 febbraio per un importo di 249 milioni, di cui è stata disposta la restituzione alla società lo scorso 24 aprile, successivamente alla chiusura del primo trimestre – spiega l’azienda -. Al netto dei citati effetti non ricorrenti, l’andamento dell’indebitamento del Gruppo, che risente di maggiori fabbisogni finanziari e operativi, del pagamento dei dividendi da parte di Tim Brasil e di alcune dinamiche stagionali, è in linea con la guidance per il 2024”.

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