Con un investimento pubblico in ricerca e sviluppo di
complessivamente 150 milioni di euro annui e un’incidenza sul
prodotto interno lordo pari all’1.2%, il Trentino sembra
destinato a diventare la Silicon Valley d’Europa.
Gli addetti al settore ricerca e sviluppo sono 4.2 per mille
(contro il 3.3 per mille della media italiana) e tra pubblico e
privato (imprese, centri di ricerca e istituzioni non profit) in
Trentino si investono quasi 190 milioni di euro l’anno in questo
genere di attività, con un sistema di agevolazioni agli
investimenti delle aziende senza pari in Italia e in Europa.
La politica messa in atto dalla Provincia autonoma di Trento mira a
rendere il territorio altamente competitivo in campo di innovazione
e sviluppo guardando con fiducia al futuro.
Recente, infatti, l’intesa con Telecom Italia per la
realizzazione di una nuova infrastruttura Ngn in fibra ottica che
sarà a servizio di 150 mila abitazioni.
L’industria del futuro, del resto, dovrà confrontarsi con un
mondo digitalizzato dove le informazioni correranno sempre più
veloci e dove per competere nel panorama internazionale,
l’avanguardia in tema di nuove tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, diventa essenziale.
A questa sfida il Trentino si sta già preparando e a rivelarlo
sono anche i tre progetti di ricerca in tema di Internet del Futuro
approvati di recente dall’Unione Europea che vedono tra i suoi
coordinatori il centro di ricerca trentino nelle telecomunicazioni
Create-Net.
Insieme a due importanti protagonisti industriali italiani come
Telecom Italia ed Engineering Informatica, il centro si è
classificato tra i primi 30 enti e aziende europee che hanno visto
finanziati più progetti nell’innovativo bando, Future Internet –
Public Private Partnership (Fi-Ppp), co-finanziato dall’Unione
Europea e che vede la partecipazione delle maggiori imprese del
settore.
Create-Net ha acquisito il coordinamento tecnico del progetto
Infinity, che ha l’obiettivo di identificare le
infrastrutture potenzialmente adatte ad ospitare la sperimentazione
di nuove soluzioni e architetture dell’Internet del Futuro a
livello europeo, nazionale e regionale, e il coordinamento di un
progetto pilota all’interno del progetto
Outsmart, che mira ad ottimizzare la gestione
delle infrastrutture urbane, ed in particolare i servizi idrici,
rendendoli più “intelligenti” ed efficienti. Il centro di
ricerca trentino inoltre è coordinatore del nuovo progetto
integrato (IP) iCore, tra i più importanti a
livello europeo sull’Internet delle cose, co-finanziato dalla
Commissione Europea (Dg-Infso) nell’ambito del VII Programma
Quadro, che permetterà la messa in relazione di oggetti fisici e
virtuali abilitando dunque servizi innovativi che offriranno
importanti opportunità di business.
Gli investimenti nello sviluppo della banda ultra-larga e nella
ricerca sull’Internet del futuro continuano a dare i loro frutti,
rendendo il Trentino un territorio in grado di competere con il
resto d’Europa e del mondo, ottenendo rilevanti risultati in uno
dei settori strategici più importanti per la società del futuro.