Come possono interagire la corsa verso il futuro e la riscoperta di antiche origini e tradizioni? Ancora una volta Selta, l’azienda piacentina attiva nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie per l’automazione, punta sull’universalità del linguaggio dell’arte per proporre una riflessione sul significato dell’evoluzione della cultura e della tecnologia. Presso la sede di Cadeo a Piacenza dell’azienda sarà aperta, dal 12 ottobre al 30 dicembre, una mostra della pittrice Nada Scozzesi dall’emblematico titolo “Il Mito e la memoria”. Due concetti che richiamano alla conservazione e alla “cristallizzazione” del passato in un mondo spinto costantemente alla scoperta di ciò che è in divenire.
Le opere di Nadia Scozzesi, pittrice piacentina che si cimenta in diversi terreni dell’espressività artistica, sono da tempo note per la rappresentazione “modernista” dei personaggi della mitologia greca, interpretati nei ruoli spesso contraddittori rappresentati, come quelli di un Prometeo, reo di aver rubato la scintilla del fuoco agli dei e simbolo della volontà dell’uomo di essere facitore del proprio destino con il possesso della tecnologia.
Su questi temi richiama l’attenzione la mostra che, a distanza di un anno dalla precedente esposizione di un artista del territorio, si tiene negli spazi di Selta, lungo la via Emilia a metà strada tra Piacenza e Fiorenzuola. Nadia Scozzesi reinterpreta il mondo classico con molta freschezza e disinvoltura, mentre la sua galleria di dei e di eroi restituisce la memoria di un mondo mitico, niente affatto retorico, fondato sui miti più conosciuti. Il suo linguaggio espressivo, tra Wagner e lo Jugendstil non può lasciare indifferente anche il visitatore più esigente e raffinato.
La sfida del messaggio che Selta e l’autrice propongono è quella di una società che non ha bisogno di liberarsi del mito per affrontare le sfide del futuro facendo leva sulla tecnologia, semmai tenta un’originale simbiosi. Il messaggio finale è un richiamo al senso della storia e dell’evoluzione umana e tecnica e la scelta di un’azienda hi-tech tra le più avanzate non è casuale. Per Selta, si tratta di una conferma, del ribadire la sua vocazione ad una qualità di vita totale, dove la ricerca scientifica e la produzione industriale si nutrono di bellezza e di sogno in una sinergia, che vorrebbe rendere creativa e piacevole anche la fatica del lavoro.