La7 va verso il Fondo Clessidra. La vendita dell’emittente controllata da Telecom Italia Media doveva già avvenire nel corso del Cda di Telecom Italia di giovedì scorso. Lo scrive oggi la Repubblica, secondo cui nel cda della scorsa settimana la maggioranza dei consiglieri si era espressa a favore della proposta del fondo Clessidra di Claudio Sposito, preferendola a quella di Cairo. Nel contempo, spunta la cordata di Diego Della Valle che potrebbe fare un’offerta dell’ultima ora.
Il via libera a Clessidra, secondo la Repubblica, sembrava in dirittura d’arrivo al cda di giovedì scorso, quando il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha chiesto ai consiglieri di amministrazione di Intesa Sanpaolo e Mediobanca una dichiarazione scritta del loro conflitto di interessi ai termini della legge Vietti del 2003.
Intesa Sanpaolo, insieme a Merrill Lynch, è ufficialmente un advisor finanziario di Clessidra, che è il potenziale compratore da La7. Mediobanca ha assistito Telecom Italia in qualità di advisor nella procedura di vendita. Per questo, i consiglieri Gaetano Miccichè, Elio Catania, Renato Pagliaro e Tarak Ben Ammar hanno preferito prendere tempo, probabilmente per consultare i legali.
Secondo la ricostruzione di Repubblica, se il problema del conflitto di interessi sarà superato, allora l’aggiudicazione a Clessidra sarà scontata. La decisione sarà presa il 18 febbraio al prossimo cda, a meno di sorprese dell’ultima ora e l’arrivo di un’offerta vincolante dalla cordata che Diego Della Valle. Tra l’altro, il possibile interessamento di De lla Valle sarebbe stato il vero motivo del rinvio della cessione del gruppo a Clessidra giovedì scorso.
Il Corriere della Sera evidenzia oggi che Franco Bernabè sarebbe orientato al rinvio della vendita a dopo le elezioni. Uscire da La7 in piena campagna elettorale e soprattutto con questo grado di incertezza sul futuro governo, non sarebbe proprio una mossa ben vista da alcuni ambienti politici. Tanto più che Sposito è considerato da alcuni come vicino a Silvio Berlusconi.