L’APPROFONDIMENTO

Le telco giocheranno un ruolo chiave nella partita delle nuove reti energetiche



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Bisogna massimizzare l’uso degli asset facendo leva su una configurazione smart e un approccio integrato alla gestione e all’orchestrazione. Gli operatori di Tlc sono ben posizionati per aprire un fronte “inedito” di business

Pubblicato il 27 gen 2025



green, sostenibilità, esg, energia

Per le aziende delle Tlc esiste l’opportunità di aprire nuovi canali di business grazie all’evoluzione delle reti energetiche. L’energia viene solitamente associata alle reti mobili come un costo: le telco sono dei grandi consumatori di elettricità. Tuttavia, i fornitori di servizi di comunicazione (Csp) possono passare dall’essere semplici consumatori passivi di energia a un’interazione vantaggiosa con la rete elettrica. Ciò significa per le telco gestire proattivamente l’energia che usano o addirittura produrre la propria energia.

Lo scenario in cui si inserisce questa opportunità è la transizione che la rete energetica nel suo complesso sta attraversando. In particolare, le aziende dell’energia dipendono sempre più dalla generazione di elettricità da fonti rinnovabili, che sono per loro natura intermittenti e rendono più problematico garantire l’affidabilità della fornitura elettrica e abbinare la generazione di energia alla domanda. Al tempo stesso, le smart grid sono parzialmente decentralizzate e i fornitori Tlc possono inserirsi come utenti attivi con il potenziale vantaggio di ridurre i costi e l’impronta di carbonio e persino di generare nuove entrate.

Elettricità green: cambia la gestione delle reti Tlc

Tutto ciò implica, innanzitutto, che le aziende Tlc imparino a gestire in modo innovativo le loro reti in modo da tenere conto della mutata natura della generazione elettrica. Conterranno così i rischi di una fornitura potenzialmente intermittente o fluttuante negli orari di picco e sfrutteranno le opportunità di business in una relazione attiva con le utility, usando soluzioni avanzate come la risposta alla domanda (dove i clienti sono incentivati a ridurre l’energia nelle ore di punta), lo stoccaggio e la tecnologia per le smart grid.

Inoltre, le telco dovranno andare oltre la semplice ricerca dell’efficienza delle loro reti e pensare a una vera e propria orchestrazione dell’energia del sito cellulare. Questa dovrà puntare su tre elementi chiave: ridurre il costo dell’energia mantenendo l’esperienza dell’utente; progredire verso gli obiettivi net zero riducendo emissioni e consumi; creare nuove fonti di revenue partecipando al mercato dell’energia e diventando una centrale elettrica virtuale.

Le telco che sfruttano l’automazione avanzata non solo per ottimizzare ma per monetizzare l’energia saranno favorite nell’aprirsi nuovi rami di business.

Le opportunità di business per le telco

Le soluzioni di orchestrazione, infatti, consentono alle utility di raggruppare i loro siti e gestirli come una centrale elettrica virtuale, ovvero una rete di fonti energetiche decentralizzate. Questa organizzazione rispecchia la natura decentralizzata delle reti di telecomunicazioni e consente ai Csp di partecipare alle strategie delle aziende dell’energia su diversi mercati, diventando così attori delle reti elettriche, anziché solo consumatori.

Da una lato, infatti, le telco possono attivamente partecipare alla gestione delle reti riducendo il loro Opex, grazie a strategie di ridimensionamento del carico di punta e spostamento del carico, che aiutano a ridurre i costi energetici utilizzando l’energia immagazzinata nelle batterie in loco o spostando il consumo di energia del sito in orari non di punta quando i costi dell’elettricità sono inferiori.

D’altro lato, per le telco si apre l’opportunità di aumentare le entrate incrementali: partecipando a programmi di risposta alla domanda, in cui le utility forniscono un compenso finanziario ai clienti partecipanti per ridurre volontariamente il loro consumo energetico.

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