Avrebbero formato un cartello sulla vendita di cavi e componenti
per le reti in fibra ottica ordinati da due divisioni regionali del
colosso telecom Ntt: con questa accusa una decina di aziende
giapponesi rischia una pesante sanzione dell’ente antitrust, 16
miliardi di yen. Secondo quanto riporta il quotidiano Kyodo News,
la Fair trade commission sta indagando su un gruppo di produttori
di componenti per i cavi in fibra ottica per presunte pratiche
scorrette.
Il “cartello” sarebbe stato formato sotto la guida di quattro
aziende, Sumitomo electric industries, Furukawa electric, Fujikura
e Swcc Showa cable systems: la Ftc le ha già informate in merito
alla propria intenzione di imporre la multa e ordinare la
cessazione delle pratiche antimonopolistiche.
Non è la prima volta che il sospetto di violazione della legge
antitrust cade sull’industria della fibra ottica giapponese. A
giugno dello scorso anno, la stessa Ftc ha condotto un’indagine
su una decina di compagnie, tra cui Advanced cable systems e
Hitachi cable, per presunta formazione di un cartello, attivo fin
dal febbraio del 2005, che avrebbe cercato di determinare quali
aziende si sarebbero aggiudicate le commesse della Ntt East corp. e
della Ntt West corp. per componenti come i connettori in fibra
ottica, e anche di accordarsi sul prezzo.
Le due società del gruppo Ntt da anni promuovono l’uso dei cavi
in fibra ottica nelle case, che permettono agli utenti connessioni
a Internet ultra-veloci. Si stima che in Giappone il mercato dei
cavi in fibra ottica e dei relativi componenti valga circa 48,5
miliardi di yen e gli ordini provenienti dalla Ntt East e dalla Ntt
West rappresentano circa il 70% del mercato.