Cellulari prodotti con il marchio Lenovo ma anche con quello di Motorola. La conferma arriva da Chen Xudong, presidente del gruppo Lenovo Mobile: ““Nella nostra nuova organizzazione, continueremo a spingere la crescita sia del brand Lenovo sia di quello Motorola per i nostri smartphone in tutto il mondo. Continueremo a usarli in modo differenziato a seconda dei vari Paesi, delle esigenze e segmentazione di prodotto/mercato”.
L’obiettivo è la ricerca di un rilancio, dopo il recente tracollo delle vendite anche attraverso una riorganizzazione che prevere che la divisione mobile del colosso cinese venga assorbita da Motorola Mobility.
Com’è noto, Lenovo finora ha scelto di lanciare modelli con entrambi i marchi, anche per utilizzare quello Motorola (acquisito da Google) negli Stati Uniti. Qui non vende infatti cellulari con marchio Lenovo e quello Motorola conserva ancora un po’ della propria fama (ricordiamo che in origine era un’azienda americana ed è stata all’inizio il principale produttore cellulari al mondo).
Lenovo deve fronteggiare una crisi delle vendite, cadute di ben il 33 per cento (tra i due marchi) nel secondo trimestre 2015, rispetto all’anno precedente, secondo Idc (Gartner e Strategy Analytics riportano simili stime). Lenovo (comprese le vendite Motorola) è caduta al quinto posto, dal terzo che era, nella classifica mondiale smartphone.
I problemi sono numerosi. In Cina subisce la concorrenza, forte e crescente, di Huawei e Xiaomi. In questo mercato e negli Usa fatica a cavalcare il passaggio tra modelli 3G e 4G, soprattutto nella fascia alta. In sostanza va molto bene solo con prodotti di fascia media e bassa, soprattutto nei Paesi emergenti (in India è appena diventato il primo produttore per smartphone 4G). I nuovi Moto G e Moto E si vendono bene però anche in Europa e nelle Americhe, ricevendo (insieme con i Moto X) buone recensioni dalla critica specializzata.
Il marchio Motorola è quindi meglio posizionato per avviare un rilancio, secondo Lenovo.
