Si chiude in bellezza il 2013 di lepidaspa. A fare il punto sulla società è il direttore generale Gianluca Mazzini. “Il 2013 è stato l’anno in cui lepidaspa, su forte indirizzo dei Soci, si è ampliata, e siamo arrivati ad includere le competenze tecniche e territoriali sia della Community Network dell’Emilia-Romagna che di Ltt, riorganizzando un complesso di 32 persone”.
Per quanto riguarda la rete, il numero di accensioni di nuovi punti in banda ultralarga da 1Gbps sul territorio emiliano-romagnolo è risultato decisamente elevato, ben 124. Sono state ampliate le azioni di peering arrivando ad uno scambio potenziale con portanti oltre 18Gbps. Importante anche la revisione del meccanismo di manutenzione della parte di rete geografica, realizzando un coordinamento diretto delle singole azioni. “L’operazione ha infatti portato a risparmiare circa il 65% rispetto all’anno precedente – spiega Mazzini – Anche imprese e cittadini sono stati destinatari di vantaggi, con nuovi 275 punti di connettività accesi nel corso dello scorso anno. Sul fronte delle reti metropolitane (le Man), il 2013 ha visto la realizzazione di 346 nuovi punti, la migrazione di 130 sedi sulla rete unitaria, la realizzazione di 11 tralicci per la Dorsale Sud Radio o sue estensioni”.
Sono cresciuti notevolmente anche i servizi con 31 nuove integrazioni effettuate su FedERa e 129 su PayER, abbiamo 116 Comuni convenzionati su Ana-Cner e 107 nodi tecnici attivati per il suo funzionamento. Sul fronte datacenter si è iniziata un’attività che ha permesso già il dispiegamento di oltre 100 macchine virtuali. “Lepidaspa ha effettuato una forte digitalizzazione dei processi interni e ha visto confermate le certificazioni Iso 9001 e Iso 27001 – prosgue il dg – Sebbene molti dei processi di acquisto siano pluriennali, il 2013 ha visto un totale di nuove procedure di acquisto specifiche di lepidaspa per
una base totale di 9,5 milioni e per una aggiudicazione a 6,8 milioni corrispondente ad un risparmio medio del 28.5%”.
Infine, sul versante economico finanziario, le proiezioni di bilancio mostrano una potenziale chiusura per il 2013 nell’intorno di 18,3 milioni, da confermare con tutte le valutazioni in corso in questi primi mesi. Conclude il direttore: “Crediamo sia infine interessante che nel nuovo piano industriale 2014- 2016 ci siano indicatori di dove siamo e di dove stiamo andando per le principali azioni in corso”.