"Lo Stato italiano onorerà il suo impegno sulla banda
larga". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, Gianni Letta, in occasione della presentazione del libro
"ReteItalia. La tv e i nuovi scenari della comunicazione"
del presidente dell'Agcom Corrado Calabrò. Letta ha però
specificato che l'impegno sarà portato avanti "coi tempi
e con la gradualità che la congiuntura economica della situazione
italiana consiglia e impone". "Bisogna consentire a tutti
gli italiani di connettersi in rete alla velocità di 2 Mb. E'
un servizio universale ed è un compito per il quale
l'intervento dello Stato è possibile e doveroso".
Sull'Internet in qualità di servizio universale si è espresso
anche il presidente della Camera Gianfranco Fini:
'"Occorre chiedersi se non sia arrivato il momento di
applicare al progetto di infrastrutturazione tecnologica quel
principio di servizio universale ai cittadini che ha giustificato,
nel corso del tempo, gli ingenti investimenti compiuti nel settore
delle grandi infrastrutture".
Secondo Fini " si fa urgente la messa a punto di un serio
progetto di infrastrutturazione tecnologica del Paese e di
ammodernamento delle reti trasmissive, che rappresenta la sola
risposta possibile alla crescente e forte domanda di servizi e di
contenuti a valore aggiunto di cui sono portatori i
cittadini-utenti".
'In poco più di un decennio, Internet è passata da cosa
utile, a cosa indispensabile per l'economia e per la cultura
del nostro Paese; ciò che accade oggi, in riferimento alle reti di
comunicazione elettronica, è molto simile a quanto accaduto, in
passato, per le grandi reti di trasporto fisico: esse
costituiscono, infatti, la leva fondamentale del progresso civile
ed economico del Paese".