“Questa operazione ci permetterà di valorizzare le nostre due anime: quella commerciale e quella infrastrutturale”. Così Davide Rota, amministratore delegato di Linkem, parla al “Sole 24 Ore” di quella che, resa nota lo scorso 30 dicembre, nei fatti è la prima rilevante operazione di un consolidamento nel mercato Tlc in Italia nel 2022. Il matrimonio fra Tiscali e Linkem è una fusione per incorporazione.
“Stiamo creando il primo operatore di mercato nel fixed wireless e fibra Ftth, con il 19,4%” sottolinea Rota, ricordando anche che “abbiamo avviato un’operazione di fundraising per la parte infrastrutturale. Entreranno capitali e azionisti, pensiamo a fondi, per quella che sarà la prima rete wholesale 5G”.
Quanto alla possibilità che le frequenze vengano messe a disposizione di altri operatori per il 5G Rota risponde: “Certo. E non solo. Un utilizzo che sta prendendo quota è anche quello per reti private, all’interno di grandi aziende, ad esempio per la videosorveglianza. Noi abbiamo frequenze a 3.5 GHz grazie a cui già oggi copriamo il 70% della popolazione con una rete realizzata grazie a 200 milioni di investimenti solo per la parte infrastrutturale”. Sull’operazione – spiega – “vediamo che c’è interesse. È del resto il primo caso di rete wholesale only 5G in Europa. E poi questo progetto e la separazione della parte retail costituiscono una combinazione naturale e vantaggiosa. Da qui l’unione con Tiscali”.
La fusione Linkem-Tiscali
Lo scorso 30 dicembre Linkem e Tiscali hanno firmato un accordo che porterà l’azienda guidata da Davide Rota al controllo – con una quota del 62% – della compagnia di Renato Soru. In dettaglio, l’operazione passa attraverso la fusione per incorporazione di Linkem Retail, società interamente posseduta da Linkem Spa, in Tiscali: oltre alla sottoscrizione dell’accordo di fusione tra Tiscali Spa, Linkem Spa e Linkem Retail srl è stato siglato anche un patto parasociale tra Amsicora, Soru e Linkem. Il rapporto di cambio, basato sul numero di azioni attualmente in circolazione, sarà pari a n. 5,0975 azioni Tiscali per ogni euro di quota del capitale sociale di Linkem Retail detenuta da Linkem.
La fusione, una volta completata, darà vita al quinto operatore nazionale nel mercato del fisso, il primo nel segmento degli accessi ultrabroadband frutto del mix Fwa-Ftth con una quota di mercato complessiva del 19,4% calcolata su dati Agcom.
L’operazione prevede l’integrazione degli asset organizzativi al fine di generare significative sinergie industriali e cogliere al meglio le opportunità connesse all’implementazione del Pnrr grazie ad un’offerta integrata di servizi fissi, mobili, 5G, cloud e smart city.
Il closing dell’operazione è previsto entro il primo semestre di quest’anno fatte salve le relative autorizzazioni, incluse quelle antitrust e Golden Power e l’esperimento delle necessarie procedure sindacali. Per l’operazione Tiscali è assistita da: CC & Soci, in qualità di advisor finanziario, Equita Sim che ha rilasciato una fairness opinion sulla congruità dal punto di vista finanziario del rapporto di cambio, Bdo che ha svolto la due diligence contabile e Chiomenti per i profili legali e fiscali. Linkem Spa e Linkem Retail sono assistite da Banca Akros in qualità di advisor finanziario, che ha rilasciato una fairness opinion sulla congruità dal punto di vista finanziario del rapporto di concambio, Studio Spada Partners per la due diligence fiscale e contabile, e Gianni & Origoni per i profili legali.