L’unione fa la forza dello spettro radio 4G. Questo il senso delle discussioni in corso nel Regno Unito fra 3 Uk e la rivale EE (Everything Everywhere, joint venture fra Orange e T-Mobile) che stanno esaminando l’opportunità di mettere a fattor comune le frequenze Lte a 800 Mhz che si sono aggiudicati nell’asta frequenze da poco conclusa. Non è però scontato che dal negoziato in corso si arrivi effettivamente ad un accordo di network sharing, perché l’ultima parola sulla partnership spetta all’Ofcom.
3 Uk ed EE si sono aggiudicate entrambe un lotto unico a testa da 2×5 Mhz sulla banda a 800 Mhz. Una porzione di spettro radio considerata però insufficiente per garantire una copertura adeguata per le trasmissioni 4G, che richiedono una grande capacità di rete per sostenere l’intenso traffico dati dell’Lte.
A rivelare i negoziati in corso fra i due operatori è stato il ceo di 3 Uk David Dyson: “Ho chiesto ai mei responsabili del network quale fosse la soluzione migliore per ottimizzare lo spettro e rendere il più efficiente possibile il rool out della nuova rete 4G – ha detto Dyson – i negoziati con EE per mettere a fattor comune le nostre reti è figlia di questa mia richiesta, ma non possiamo dire con certezza che la conclusione sarà effettivamente il pooling delle rispettive reti”.
Lo spettro a 800 Mhz ha una penetrazione maggiore indoor rispetto a bande più alte e consente agli operatori di garantire una copertura migliore all’interno degli edifici. 3 Uk e EE in sede di asta si sono aggiudicate una porzione piuttosto limitata di frequenze a 800 Mhz, quindi mettere a fattor comune le rispettive risorse consentirebbe di potenziare la performance dei rispettivi network 4G. “Se l’accordo andrà in porto, l’aspetto negativo per entrambi gli operatori sarebbe il mescolamento del traffico di rete”, ha aggiunto Dyson.