Si è conclusa, dopo appena una settimana, la prima parte
dell’asta francese del 4G, con l’assegnazione a tutti e quattro
gli operatori mobili del Paese di quattro lotti nello spettro dei
2.6 GHz, per un incasso totale per Parigi di 936 milioni di euro,
contro una base di partenza di 700 milioni.
I prezzi pagati per le frequenze rappresentano una forte
valutazione della proprietà statale, fa notare il regolatore di
mercato Arcep.
A spendere le cifre maggiori sono stati France
Telecom e Iliad.
L’ex incumbent ha infatti offerto 287,12 milioni di euro, a
fronte dei quali le verrà assegnato un blocco di frequenze duplex
di 20 MHz. France Telecom si è impegnata a ospitare gli operatori
mobili virtuali sulla sua rete.
Sft di Vivendi ha ottenuto un blocco di frequenze duplex di 15 MHz,
per il quale ha messo sul piatto 150 milioni di euro, ma senza
impegnarsi a ospitare gli Mvno sul suo network.
Il player più piccolo Bouygues Telecom ha ricevuto un blocco di
frequenze duplex di 15 MHz, per il quale ha offerto 228,01 milioni
di euro, con l’impegno a ospitare gli operatori mobili virtuali
sulla sua rete. Infine, a Free Mobile di Iliad verrà assegnato un
blocco di frequenze duplex di 20 MHz, per il quale ha offerto 271
milioni e ancora una volta garantito l’impegno a ospitare gli
Mvno.
Le offerte per la porzione di spettro più ambita, la banda degli
800 MHz, devono arrivare entro il 15 dicembre e sicuramente avranno
prezzi più alti. Lo Stato francese ha calcolato che incasserà
almeno 2,5 miliardi di euro complessivi dall’asta dello spettro
del 4G.