L’installazione degli impianti Lte diventa una potenziale fonte di business per il ministero della Difesa, guidato da Giampaolo Di Paola, che attraverso la controllata Difesa Servizi spa, ha in mente un piano per consentire agli operatori di telecomunicazioni di installare i ripetitori Lte su 120 siti militari sparsi sul territorio italiano. Secondo MF, alcuni operatori, fra cui Telecom, Wind, H3g e Wind, hanno già fatto pervenire manifestazioni di interesse al dicastero della Difesa, che potrà consentire l’installazione di apparati tlc in caserme, aeroporti, stazioni radio e altri siti militari. Il tutto ovviamente a fronte di un esborso da parte delle stesse telco.
“Abbiamo ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di tutti i principali operatori”, ha spiegato a MF l’ad di Difesa Servizi Lino Girometta, confermando la presenza in lista di Telecom, H3g, Vodafone e Wind. “Nei giorni scorsi abbiamo cominciato a ragionare su meccansimi di selezione pubblica per ottimizzare la scelta degli operatori”, ha aggiunto.
Il nuovo business potenziale per la Difesa è figlio dell’accordo sottoscritto ieri tra il generale Nicolò Falsaperna, direttore dei Lavori e del Demanio e l’Ingegner Lino Girometta, amministratore delegato di Difesa Servizi spa, mediante il quale la società potrà usufruire di siti militari per l’installazione di ripetitori telefonici. Difesa Servizi potrà consentire ai gestori di telefonia mobile l’installazione di ripetitori ”su caserme, aeroporti, fari, fanali, stazioni radio ed altre aliquote di complessi immobiliari militari, consentendo alla Difesa – si legge in una nota – di proporsi come trampolino per le nuove tecnologie Lte, la più recente evoluzione degli standard di telefonia cellulare, e della prossima tecnologia Nfc che si candida quale vera e propria rivoluzione nella vita quotidiana degli utilizzatori”.
”Grazie all’intermediazione di Difesa Servizi spa – ha sottolineato Girometta – la Difesa è sempre più aperta al mercato esterno sia in settori maggiormente custodi della tradizione militare sia in quelli più in linea con le innovazioni tecnologiche”. La società in poco più di un anno ha ottenuto, tra le altre, ”le gestioni di sedi militari per la produzione di energie alternative, dei servizi meteorologici, delle attivita’ sanitarie militari, dell’editoria, dei marchi di tutte le Forze Armate e che presto amplierà il proprio curriculum con la Coppa America 2013, con la valorizzazione di alcuni fari della Marina Militare e di comprensori militari per finalità sanitarie, universitarie, sportive, commerciali ed industriali, consentendo al mercato privato di usufruire di potenzialità inesplorate ed alle Forze Armate di contare su risorse fondamentali allo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali”.