Ferve l'attività degli operatori intorno all'Lte. Il
numero di carrier che ha già progetti concreti per
l’implementazione di reti 3G Long term evolution è più che
raddoppiato negli ultimi dodici mesi e, secondo la Global mobile
suppliers association (Gsa), ci saranno 22 network Lte attivi per
la fine del 2010.
L’ultimo studio della Gsa rivela che al momento 64 operatori in
31 nazioni sono impegnati nella realizzazione di reti Lte, contro
31 network in cantiere un anno fa. In più, altri 24 carrier hanno
in programma dei test o dei trial della tecnologia, il primo passo
verso il varo di progetti più concreti. "Ormai siamo a un
totale di 88 operatori in 42 Paesi che sono pronti a lanciare
sistemi Lte o che sono impegnati in trial o altre attività di test
e pianificazione", afferma Alan Hadden, presidente della
Gsa.
TeliaSonera a dicembre 2009 è stata la prima telco nel mondo a
offrire servizi Lte con l’attivazione dei suoi network a
Stoccolma e Oslo. Il progetto della TeliaSonera è di estendere i
servizi Lte ad altre 25 città svedesi e altre 4 in Norvegia nel
corso del 2010.
Anche il colosso telecom americano Verizon Wireless ha in agenda il
varo dei servizi Lte nel 2010: dovrebbe lanciare la Long term
evolution in 25-30 città Usa per la fine dell’anno. La sua
diretta rivale At&t ha detto che partirà con il suo network Lte
nel corso del 2011.
Altrove, la Saudi Telecom a marzo ha annunciato che condurrà dei
trial per l’Lte nella seconda metà del 2010 usando attrezzature
fornite da Alcatel-Lucent.
A questo ritmo, la Gsa si aspetta che le reti Lte attive
arriveranno a 39 per la fine del 2012. Ma le attuali attività
intorno all’Hspa+ non rallenteranno gli impegni degli operatori
verso l’Lte? Non secondo la Gsa: "Il successo
dell’Hspa/Hspa+ nel portare il mobile broadband alimenterà la
domanda conquistando sempre nuovi clienti e preparando il terreno
all’Lte”.
“Il broadband mobile è un successo globale guidato
dall’Hspa”, secondo Hadden. "Ma anche se con l’Hspa+ si
riesce oggi a trasportare maggiori quantità di dati, l’Lte, che
offre ancora più capacità e costi ridotti, è veramente
essenziale per far arrivare la banda larga mobile al mercato di
massa”.