Sta per partire la sperimentazione dei gestori di telefonia che si sono aggiudicati le frequenze della banda degli 800 megahertz all’asta che ha fruttato quasi 4 miliardi di euro alle casse dello Stato. A quanto apprende l’Adnkronos, il sito è già stato scelto ed è quello di Torre San Giovanni vicino Roma: l’indicazione è contenuta in un documento presentato dai gestori telefonici al ministero dello Sviluppo economico dove è in corso in questi giorni un confronto anche con gli operatori televisivi a livello nazionale.
Alla questione rappresentata dalle emittenti locali che devono abbandonare le frequenze come previsto, si aggiunge il nodo rappresentato dalle possibili interferenze che si potrebbero verificare sui canali della banda quarta, dal 61 al 69, quando il sistema Lte (quarta generazione) andrà a regime. È questo il principale motivo per cui le emittenti nazionali hanno chiesto di condividere la documentazione presentata dai gestori telefonici. Questo, sempre a quanto si apprende, per poter capire cosa succede in caso di interferenza che per le emittenti va "eliminata" e non semplicemente "mitigata" come nel linguaggio tecnico recita l’impegno dei gestori di tlc.