Le diverse aste in corso per l’assegnazione delle frequenze a 700 e 800 Mhz che si stanno tenendo in Europa non risolveranno i problemi di copertura delle zone rurali dell’Ue, almeno non al ritmo e con l’ampiezza previsti dall’Ue.
E’ quanto emerge da un report di Strand Consult, secondo cui le condizioni alle quali devono sottostare gli operatori, in particolare i tempi per ottenere il via libera all’affitto dei siti, i costi per i siti e gli accordi necessari per la realizzazione dei ripetitori, sono “del tutto irrealistici”. Il costo medio per la messa in funzione di un ripetitore è di 12-24 mesi e i costi oscillano fra 100mila e 200mila euro.
Secondo Strand Consult, “diversi operatori avranno seri problemi a rispondere alla crescente domanda di banda larga mobile, legata alle frequenze oggetto delle aste per il dividendo esterno”.
In questo contesto, la società di analisi ha approfondito l’analisi del mercato danese, il primo in Europa dove è previsto l’intervento concreto della politica per semplificare l’iter di realizzazione dei nuovi network.