Il 79% degli italiani conosce l’e-commerce e il 34% di loro si dichiara propenso a fare compere online, utilizzando anche lo smartphone. È il risultato di una ricerca commissionata da PayPal e realizzata da Gfk-Eurisko, particolarmente sorprendente se si considera la scarsa affezione che i nostri connazionali nutrono nei confronti di carte di credito e pagamenti elettronici in genere.
Questa tendenza è trainata dalle giovani generazioni, che hanno più confidenza con Internet e tra le quali ormai gli smartphone sono diffusissimi. I settori merceologici che al momento hanno maggiori ricavi dall’e-commerce sono quelli del turismo (soprattutto per quanto concerne la vendita dei biglietti aerei) e degli eventi (concerti, manifestazioni e affini).
Non è un caso che si tratti dei due ambiti in cui le aziende hanno più investito nei portali per l’acquisto online. Le maggiori resistenze all’e-commerce, più che dalla fisiologica contrazione dei consumi legata al momento di crisi, arrivano infatti dalle imprese, ancora diffidenti rispetto alle potenzialità di questo canale di vendita.
A questo proposito, Giulio Montemagno, general manager di PayPal – Western Europe, ha spiegato: “Le principali resistenze sono legate alla scarsa diffusione di portali internet aziendali in cui il canale commerce sia sufficientemente sviluppato. Per cui la domanda ci sarebbe anche, semmai gli ostacoli sarebbero dal lato dell’offerta, in un Paese ancora non perfettamente cablato e strutturato in migliaia di micro-imprese che non credono ancora alle potenzialità delle vendite online”.
Eppure i dati raccolti da Gfk-Eurisko descrivono un terreno molto fertile, soprattutto per il mobile commerce, che unisce la comodità di acquistare da qualsiasi luogo, purché connessi a Internet dal cellulare, con la possibilità di risparmiare, grazie alle diverse offerte online dedicate a questa nuova platea di consumatori.
“Dai dati emerge che il terreno in Italia sembra essere favorevole alla progressiva diffusione degli acquisti via mobile” ha commentato Rosanna Savoldelli, responsabile dell’indagine per Gfk-Eurisko, in sintonia con lo stesso Montemagno, che sottolinea come “il mobile commerce sia una delle trasformazioni più significative nel settore della distribuzione commerciale”.