Vodafone è l’operatore mobile meglio posizionato per monetizzare I vantaggi connessi al machine-to-machine (M2M). Lo rende noto una ricerca condotta dalla società di analisi specializzata Machina Research, secondo cui al secondo posto nella top ten c’è Deutsche Telekom.
“La scala globale di Vodafone offre un vantaggio competitive sostanziale”, dice Matt Hatton, direttore di Machina Research e autore del report, che oltre alle dimensioni prende in considerazione diversi indicatori per prevedere il successo del M2M: pedigree, piattaforma, raggio d’azione, partnership, processi e persone.
“Il raggio d’azione, e quindi la presenza internazionale, non è più considerata come una categoria più importante delle altre – ha detto Hatton – disporre di un’ampia copertura geografica non serve a nulla se non si riesce ad organizzare il resto delle operazioni connesse al M2M”.
In ogni caso, Hatton sottolinea che Vodafone si trova in buona posizione nella categoria “partner” grazie al suo consolidato network di partner sul mercato, compreso Verizon Wireless negli Usa. “Ma Vodafone ha fatto un buon lavoro anche sulle altre categorie”, aggiunge.
Più combattutta la corsa al secondo posto della top ten, con diversi player in lizza, fra cui Deutsche Telekom, AT&T, Orange, Telenor e Verizon.
Secondo Hatton, il secondo posto di Deutsche Telekom potrebbe sembrare una sorpresa per alcuni. “Non sono stati molto attivi nel M”M finora – dice – tuttavia, stanno recuperando terreno: hanno fatto molto per rafforzare le loro strategie con i partner; hanno un vantaggio innato rispetto agli altri nel mondo del M2M, potendo contare sul supporto di T-Systems, un system integrator in-house; si stanno focalizzando sulla costruzione di un know how specifico nel M2M; la loro presenza geografica è buona, grazie all’alleanza con Orange e alla loro presenza negli Usa”.
Hatton ci tiene a sottolineare che la top ten è proiettata per prevedere lo sviluppo future del settore, e che non rispecchia l’odierna situazione del mercato. Secondo precedenti stime, Machina Research prevede che ci saranno 12 miliardi di connessioni M2M nel 2020, a fronte di ricavi per 714 miliardi di euro.