INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Manutenzione predittiva e ottimizzazione delle reti: large language model chiave di volta



Indirizzo copiato

Analizzando grandi quantità di dati per prevedere i guasti, gli Llm garantiscono azioni tempestive e mirate e offrono una stima esatta del consumo energetico. Ma le telco devono rafforzare la data protection

Pubblicato il 11 mar 2025



AI, intelligenza artificiale

L’integrazione dei Large Language Model nel settore delle telecomunicazioni, da sempre all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, segna un ulteriore salto di qualità. L’intelligenza artificiale non si limita a ridisegnare le interazioni con i clienti, ma ha anche cominciato a ridefinire gli strumenti e gli standard di efficienza operativa.

A evidenziarlo è un paper pubblicato sul blog di Vstorm, specialista delle soluzioni di AI, che analizza tutte le nuove applicazioni della tecnologia nell’ambito delle Tlc, con particolare riferimento alle piattaforme di manutenzione predittiva e ottimizzazione delle reti.

Ottimizzare le operazioni di rete grazie all’intelligenza artificiale

I Large Language Model (Llm) stanno in effetti diventando fondamentali per la gestione e l’ottimizzazione delle operazioni di rete: queste piattaforme analizzano grandi quantità di dati per prevedere i guasti del network, abilitando strategie di manutenzione predittiva e proattiva. La recente implementazione di AT&T della gestione della rete basata sull’intelligenza artificiale ha per esempio ridotto i tempi di inattività del 20%. Parliamo quindi di un approccio che riesce a garantire servizi ininterrotti, un fattore critico per la fidelizzazione e la soddisfazione dei clienti in un settore caratterizzato da un elevato turnover

I modelli linguistici di grandi dimensioni possono essere utili anche per risolvere le anomalie di rete, un compito che tradizionalmente richiede manodopera con competenze qualificate. Grazie alla formazione sui ticket storici di risoluzione dei problemi e sui manuali dei prodotti, i Llm possono assistere i professionisti delle telecomunicazioni nella diagnosi dei problemi di rete e nel suggerimento di soluzioni appropriate, migliorando così l’efficienza operativa.

Non solo: Llm come Gpt-3.5 forniscono supporto specializzato nello sviluppare modelli per l’ottimizzazione delle reti mobili. Ad esempio, possono selezionare le caratteristiche dei dati rilevanti e fornire formule matematiche per stimare il consumo energetico delle infrastrutture. Un’applicazione che mostra il potenziale dei Large Language Model nel semplificare compiti complessi e contribuire a una gestione più efficiente delle reti.

Migliorare la customer experience con l’elaborazione del linguaggio naturale

Grazie ad avanzate capacità di elaborazione del linguaggio naturale, l’AI sta inoltre rivoluzionando i servizi di comunicazione e la customer experience. Per esempio, l’implementazione della traduzione linguistica in tempo reale da parte di T-Mobile ha migliorato notevolmente il servizio clienti internazionale. La tecnologia consente di tradurre istantaneamente le chiamate dei clienti, abbattendo le barriere linguistiche e ampliando la portata globale.

Le società di telecomunicazioni stanno del resto sfruttando l’intelligenza artificiale anche per personalizzare le strategie di marketing. L’analisi avanzata dei dati dei clienti porta a campagne di marketing più efficaci e a offerte di servizi su misura. Basti pensare a una delle più recenti campagne di Vodafone, che ha utilizzato l’intelligenza artificiale per la segmentazione dei clienti, portando a un aumento del 25% dell’efficacia della campagna.

Uno degli utilizzi più diffusi degli Llm riguarda però l’evoluzione del servizio clienti. Le telco sfruttano i modelli di AI per fornire risposte istantanee e precise alle domande di chi si rivolge al servizio tecnico. Ad esempio, l’assistente virtuale di Verizon, grazie all’intelligenza artificiale, gestisce milioni di interazioni mensili con i clienti, offrendo un’assistenza tempestiva e personalizzata. Questo non solo migliora la customer experience, ma riduce anche i costi operativi.

Le nuove sfide (e le nuove soluzioni)

L’adozione di queste tecnologie nelle telecomunicazioni non è indolore, e comporta una serie di sfide. Il tema della privacy è cruciale, soprattutto quando si gestiscono informazioni sensibili sui clienti. Le società di telecomunicazioni in tutta Europa si sono adattate alle severe normative sulla protezione dei dati come il Gdpr, stabilendo uno standard per la gestione responsabile dei dati nel settore.

Anche l’integrazione stessa di questi modelli avanzati di intelligenza artificiale nei sistemi esistenti rappresenta una sfida significativa. Per affrontare questa potenziale criticità, T-Mobile ha avviato una serie di collaborazioni con le aziende specializzate in AI, che dimostra un approccio strategico all’integrazione della tecnologia nel proprio quadro operativo, assicurando una transizione fluida e un utilizzo efficace delle nuove capacità.

Il futuro dei modelli linguistici nelle telecomunicazioni punta del resto verso soluzioni sempre più integrate e intelligenti. Secondo le previsioni, entro il 2025 oltre il 50% delle interazioni con gli utenti nel settore delle telecomunicazioni sarà gestito da sistemi AI. Questa transizione verso operazioni totalmente automatizzate non solo promette una maggiore efficienza, ma apre anche nuove strade per l’innovazione nella fornitura di servizi e nel coinvolgimento dei clienti.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5