Le mappe, sempre più sofisticate grazie alla tecnologia, non solo ci facilitano la vita ma generano anche ricavi e lavoro. Secondo uno studio commissionato da Google a Boston Consulting Group e Oxera, l’industria che opera in ambito “geo” a livello globale vale fino a 270 miliardi di dollari all’anno e paga stipendi complessivamente per 90 miliardi di dollari. Solo negli Stati Uniti in questo settore sono impiegate oltre 500.000 persone e il mercato vale 73 miliardi di dollari.
Nell’indagine è contenuto anche qualche esempio di come l’industria legata alle mappe incida sull’economia. Viene citata Ups, che usando la tecnologia delle mappe per ottimizzare i tragitti dei propri mezzi ha risparmiato nel 2011 oltre 2.4 milioni di litri di carburante. Oppure: ogni 8 secondi una persona chiama un taxi attraverso Hailo, un servizio che utilizza mappe e sistemi gps e ha prodotto oltre 1 milione di viaggi solo nello scorso anno a Londra. E infine Zipcar, un servizio di carsharing Usa che utilizza le mappe per mettere in contatto oltre 760.000 clienti con una crescente flotta di autovetture sparse in diverse località nel mondo.