La Mobile marketing association (Mma) ha avviato un progetto il cui
obiettivo è la messa a punto di una serie di linee guida per la
privacy su mobile, a complemento del suo Global code of conduct.
Con queste linee guida, afferma la Mma, l’associazione vuole
venire incontro all’esigenza delle società di marketing e dei
consumatori di avere a disposizione un codice trasparente e
comunemente accettato che indichi come vengono raccolte le
informazioni sugli utenti e come vengono usate all’interno del
marketing mobile.
L’annuncio della Mma arriva dopo un’inchiesta del Wall Street
Journal che ha rivelato che decine delle più popolari apps
disponibili su smartphone inviano informazioni personali ad aziende
di ricerche di mercato senza avvertire l’utente. “Dobbiamo
creare dei punti fermi di modo che le aziende sappiano esattamente
cosa possono o non possono fare e i consumatori siano informati”,
spiega l’amministratore delegato della Mma, Greg Stuart.
La Mma ha chiesto ai protagonisti dell’ecosistema mobile, come
aziende dei media, operatori mobili, inserzionisti, agenzie
pubblicitarie e società tecnologiche, di unirsi all’iniziativa
partecipando al suo “comitato sulla privacy”. Il tema sarà
discusso anche nel corso del prossimo Mma Consumer best practices
public forum il 26 gennaio a Boca Raton, Florida.
La speranza della Mma è di stabilire linee di comportamento comuni
che le aziende dei media e le società di marketing possono usare
per relazionarsi con i consumatori tramite le piattaforme mobili e
per conoscere il modo più appropriato per coinvolgere il
consumatore tramite otto canali media mobili individuati
dall’associazione, ovvero sms, mms, e-mail, voce, applicazioni,
Internet mobile, contenuti e proximity marketing. Le linee guida
dovranno indicare anche come comportarsi quando il mobile viene
usato in un contesto media tradizionale in settori diversi, come la
vendita al dettaglio, i servizi finanziari o la sanità.