La lotta al terrorismo non può frenare la modernizzazione che
viaggia via internet. È questo il senso dell’intervento fatto
dal ministro dell'Interno Roberto Maroni sulla presentazione in
Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, di una proposta di
legge che elimini i vincoli del decreto Pisanu, in scadenza il 31
dicembre.
In risposta a un'interrogazione della Lega Nord sulle norme che
prevedono limitazioni all'accesso pubblico al wi-fi, il
ministro spiega che la Rete ha subito “un’evoluzione
tecnologica che fa prospettare una soluzione diversa rispetto alle
restrizioni del decreto Pisanu". Il ministro sottolinea
dunque la necessità di "un equilibrio che permetta di
contemperare le esigenze di sicurezza previste dal decreto Pisanu
con quelle di accesso alla rete e al wi-fi".
"L'obiettivo – sottolinea Maroni – è raggiungere un
equilibrio che permetta una liberalizzazione del wi-fi”,
garantendo allo stesso tempo "la rilevazione di informazioni
eventualmente necessarie alla magistratura e alle forze di
polizia".
Il provvedimento che porta il nome dell’ex ministro
dell’Interno, Beppe Pisanu, ha comunque – ricorda il titolare
del Viminale – “permesso di sventare minacce sul fronte del
terrorismo e della criminalità organizzata". "Non solo –
conclude Maroni -. Le indagini riguardanti la pedofilia online
hanno portato all'individuazione di circa 7mila persone con
operazioni a carattere anche internazionale" mentre "nel
settore delle frodi online, clonazione di carte di credito e
bancomat, la polizia ha perseguito oltre 15mila persone".