Potrebbe chiudersi nelle prossime due settimane l’accordo tra At&T e DirectTv che consentirà al colosso della telefonia statunitense di acquisire l’operatore di tv satellitare. Un affare che potrebbe costare all’azienda di telecomunicazioni una cifra vicina ai 50 miliardi di dollari tra contanti e azioni.
Se l’affare andrà in porto confermerà la tendenza del mercato a un consolidamento che vede nella parte dei protagonisti le aziende di telefonia fissa e mobile, i servizi televisivi a pagamento e i fornitori di banda larga, nella prospettiva di un mercato televisivo online che potrebbe essere quello più promettente per il futuro dal punto di vista dei profitti. L’ultimo grande affare di questo genere è quello che si era concluso a febbraio, con l’accordo da 45 miliardi di dollari tra Comcast e Time Warner Cable.
A dare l’anticipazione della notizia è il Wall Street Journal, che dà conto di come il gruppo di telecomunicazioni intenda ormai accelerare i tempi della fusione. Sull’entità della cifra non ci sono ancora conferme ufficiali, e la cifra dei 50 miliardi di dollari scaturisce dall’aggiunta di un “premio” all’attuale valutazione in borsa di DirectTv, che ammonta a circa 45 miliardi di dollari. Quello in atto in questi giorni è il secondo tentativo di fusione tra le due aziende, che già in passato avevano provato, senza risultati, a trovare un accordo.
Questa operazione è un ulteriore segnale della trasformazione del mercato Tv negli Stati Uniti, e potrebbe consentire ad At&T di liberare una parte della sua rete per dare più banda ai clienti che si collegano a Internet da casa attraverso una linea fissa, senza contare che attraverso i servizi offerti da DirectTV si potrebbe arrivare a offrire anche connessioni a Internet via satellite.