Media digitali contro carta, sbagliate profezie su cannibalizzazione

Gartner: il tempo trascorso leggendo testi su supporto elettronico sta uguagliando quello passato leggendo su cartaceo. Ma gli analisti avvertono: esagerato parlare di morte dei media tradizionali

Pubblicato il 10 Mag 2011

Media digitali contro carta: è quasi un pari merito, almeno per
ora. Il tempo trascorso a leggere su device elettronici sta
eguagliando il tempo trascorso a leggere testi cartacei. Lo dice
una ricerca Gartner: "E' senza dubbio esagerato parlare
di morte della carta: la faccenda è molto più complessa, e di
questa complessità dovranno tener conto i produttori di
contenuti".

L’ultimo studio Gartner dimostra che ormai leggere le pagine di
giornali e riviste sullo schermo digitale è uguale se non più
comodo che leggere la carta stampata, ma solo su iPad e company. Il
52% degli utenti di tablet afferma infatti che la lettura dello
schermo digitale è più comoda della lettura delle pagine stampate
e il 42% che è equivalente. Al contrario, il 47% degli utenti dei
computer laptop trova che leggere lo schermo digitale è più
faticoso che leggere le pagine stampate e solo per il 33% la
sensazione è la stessa.

Nell’ultimo trimestre del 2010, Gartner ha intervistato 1.569
consumatori in sei nazioni – Usa, Uk, Cina, Giappone, Italia e
India – chiedendo di dare un giudizio sull’esperienza di
lettura sullo schermo digitale rispetto alla lettura tradizionale.
Tra gli altri dati, è emerso che il tempo che le persone passano
leggendo uno schermo digitale è ormai quasi equivalente a quello
che passano leggendo le pagine stampate.

“Qualcuno teme che i media digitali cannibalizzeranno quelli
stampati, perché già ora le vendite di giornali e riviste sono in
calo, mentre aumenta l’adozione dei servizi di news online in
diverse parti del mondo. Ma la nostra ricerca dimostra che carta e
online non sono considerati come sostitutivi l’uno dell’altro
dai consumatori”, spiega said Nick Ingelbrecht, research director
di Gartner. “Quello che accade oggi è molto più complicato di
una diretta sostituzione dei media di carta con quelli
digitali”.

“Cercare di vendere lo stesso contenuto di base allo stesso
consumatore su supporti differenti rischia di alienare il
consumatore, che non è certo disposto a pagare due volte lo stesso
prodotto”, continua Ingelbrecht. “I risultati del nostro
sondaggio confermano che la distribuzione multicanale dei contenuti
è essenziale per raggiungere un pubblico che consuma ormai
quantità più o meno equivalenti di testi digitali e stampati. I
produttori di contenuti e le società editrici e dei media
dovrebbero proporre ai consumatori prodotti multicanale che si
potenziano a vicenda, sottolineando i vantaggi di avere accesso sia
alla versione online che a quella stampata piuttosto che vendere
prodotti solo su un canale e in competizione tra loro”.

Gli analisti di Gartner sottolineano la differenza tra il testo che
si legge su digitale e quello che si stampa su carta. La stessa
lettura su digitale non ha un solo modello, perché si va dal testo
breve per telefonino a quello più articolato per e-reader. “Si
esagera quando si parla di morte della carta stampata”, afferma
la società di ricerche, “anche se i più giovani oggi
abbracciano con convinzione la lettura su digitale e spostano il
consumo dei media verso questo canale”.

Ma soprattutto, le abitudini di lettura dei consumatori cambiano in
continuazione. "I provider di tecnologie e servizi devono
tenerne conto nel programmare le uscite dei propri prodotti”,
conclude Ingelbrecht. “Questo vuol dire migliorare i media tablet
e gli schermi perché siano sempre più alla pari con la pagina
stampata in termini di peso, form factor, risoluzione, resistenza
all’acqua, possibilità di prendere appunti, eccetera. I
consumatori devono essere in grado di portare il device in
spiaggia, al parco o anche al bagno, esattamente come fanno con il
giornale”.

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