Spettro radio tv a rischio in Spagna anche per Mediaset, dove il governo ipotizza di reclamare ben nove frequenze assegnate alla tv per metterle all’asta nel settore della telefonia mobile per lo sviluppo del 4G. Secondo indiscrezioni, la filiale spagnola del Biscione potrebbe trovarsi nella situazione di dover rinunciare a due dei suoi attuali nove canali. Telecinco è la capofila di Mediaset in Spagna, vantando lo share medio giornaliero del paese, e disponendo già di una versione in HD. Mediaset Spagna ha sì registrato una flessione del 12% dei ricavi nel 2012, ma resta in utile, anche se i profitti sono diemzzati.
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Reuters, i broadcaster spagnoli sono preoccupati perché il bisogno di spazio, nelle frequenze, della telefonia mobile potrebbe danneggiare un settore, quello televisivo, su cui prosegue la contrazione della pubblicità.
A fine marzo il governo ha detto che darà corso alla decisione della Corte Suprema, che ha bocciato la decisione del governo precedente di assegnare a vari gruppi media, senza un’offerta pubblica, alcune licenze per canali tv gratuiti. L’esecutivo ha ribadito che la materia rientra nel processo di riassetto delle frequenze televisive pensato per fare spazio alle reti telefoniche di quarta generazione e che i canali continueranno a trasmettere nel periodo di transizione.
Le società dovranno ora aspettare di capire cosa questo significherà in pratica, se i canali saranno chiusi o messi in vendita, aprendo al strada a potenziali concorrenti. Intanto, attraverso la Associated Commercial Television Union, hanno contestato la decisione sottolineando che il settore si trova di fronte a una “incertezza normativa senza precedenti”.
Mediaset Espana, controllata di Mediaset che in Spagna è il maggiore operatore Tv commerciale, potrebbe perdere due canali, mentre Atresmedia ne potrebbe perdere tre, secondo una fonte a conoscenza della situazione citata da Reuters.
Mediaset dispone anche di due canali per la Cuatro, emittente generalista rivolta a un pubblico giovanile e acquisita da Mediaset due anni fa dal gruppo Prisa (l’editore di El Pais). Gli altri cinque sono i nuovi canali digitali tematici, tra i quali Boing.
Anche Net Tv di Vocento potrebbe perdere due canali, lo stesso vale per Veo TV di Unidad Editorial, controllata di Rcs.
Intanto, nei giorni scorsi è emerso che Mediaset in Italia già a febbraio ha fatto domanda al Ministero dello Sviluppo Economico per convertire il multiplex di cui dispone per il Dvb-h (tv via cellulare) in Dvb-t (digitale terrestre). La richiesta è contenuta nel bilancio annuale 2012 di Mediaset e arriva dopo che è tramontata la possibilità di aggiudicarsi un quinto multiplex tramite l’ex beauty contest, il cui regolamento è ancora al vaglio di Bruxelles.