Mediaset, la newco della pay tv nel mirino di fondi Usa e broadcaster

L’operazione che prevede l’integrazione delle attività in Italia e Spagna fa gola a Canal+, Rtl, Al Jazeera e Telefonica. Interesse anche da parte di BlackRock e Kkr. E il titolo del Biscione brilla a Piazza Affari

Pubblicato il 09 Gen 2014

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L’operazione pay tv di Mediaset torna sotto i riflettori e convince i mercati. Il titolo brilla a piazza Affari dove nel pomeriggio guadagna il 5,08% a 3,84 euro, per poi chiudere a +3,5%, sulla scia dei presunti interessi già manifestati da broadcaster europei e fondi Usa che sarebbero pronti a valutare l’operazione di fusione.

Entro l’estate, infatti, il gruppo intenderebbe definire la fattibilità del progetto di valorizzazione dell’asset che fa gola a Telefonica, Canal+, Rtl e Al Jazeera e a big statunitensi come BlackRock e Kkr.

L’operazione prevede il conferimento del 100% di Mediaset Premium e del 22% di Digital Plus, (pay tv detenuta dall’editore spagnolo Prisa ma partecipata anche da Telefonica e da Mediaset, entrambe titolari, appunto, del 22%) in una newco. L’obiettivo dell’operazione è esaminare i possibili sviluppi internazionali, le sinergie e l’espansione dei servizi Over-the-top. Sarà anche valutato l’eventuale coinvolgimento di un partner industriale e/o finanziario nella newco.

Inoltre il gruppo del Biscione starebbe guardando alla partecipazione di maggioranza (56%) che la società spagnola Prisa vuole cedere in Digital Plus. Per questo acquisto il partner potrebbe essere probabilmente anche Telefonica.

Mediobanca Securities fa notare che da quando si è iniziato a parlare dell’operazione sulla pay-tv, Mediaset ha guadagnato il 27% in meno di un mese, e questo implica un incremento di 900 milioni euro nella capitalizzazione di mercato. Tale valore è quasi il doppio se paragonato a quanto gli analisti considerano un prezzo equo per l’asset (circa 550 milioni).

Gli esperti apprezzano “l’opzione di separazione delle attività pay-tv in quanto permetterebbe a Mediaset di fermare le perdite su questo business, migliorando la redditività generale del settore italiano”. Inoltre, “c’è un chiaro bisogno di nuovo capitale per sostenere l’aumento dei costi dei diritti tv per contenuti premium in tutta Europa”, continuano gli analisti aggiungendo che “in Spagna, Prisa prima o poi potrebbe accelerare il processo di cessione della partecipazione di maggioranza in D+”.

Anche Fidentiis ritiene che la notizia se confermata sarebbe positiva. Secondo gli esperti questa sarebbe infatti “una buona mossa per tre motivi: Mediaset potrebbe riuscire a deconsolidare un’attività a malapena proficua. Secondo, i massicci investimenti sui diritti tv del calcio italiano sarebbero addebitati alla newco e non a Mediaset e terzo, Mediaset potrebbe cercare di ridurre la leva finanziaria piu’ velocemente e probabilmente riprendere il pagamento dei dividendi”.

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