“Sacrosanta”. Così Gina Nieri, consigliere di amministrazione di Mediaset, definisce la scelta dell’azienda di oscurare i propri canali su Sky. Secondo i dati snocciolati dalla nieri, da quando, il 7 settembre, il Biscione ha abbandonato i canali 104, 105 e 106 della piattaforma satellitare a pagamento, Sky ha perso 1,8 milioni di contatti, mentre il prime time di Canale 5 è salito dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Siamo convinti sia la scelta giusta – ha ribadito – i risultati ci danno ragione. Non c’è motivo di ripensare alla scelta fatta, anzi ne confermano la bontà”.
Parlando a margine di un convegno organizzato da Telecom, Gina Nieri è tornata anche sul Polo unico delle torri di trasmissione televisiva, operazione tentata nei mesi scorsi da Ei Towers che aveva lanciato un’opas poi naufragata su Rai Way. “Secondo noi l’operazione che avevamo avviato per costruire un operatore unico ha fondamento in termini industriali – ha sottolineato – siamo stati stoppati ma è un’operazione che ha senso perché crea valore e quindi prima o poi questa cosa arriverà”. L’operazione non era andata in porto, a suo tempo, per la clausola che prevedeva che il 51% di Rai Way, l’operatore delle torri della Tv di Stato appena sbarcato in borsa, dovesse rimanere in mano pubblica. “Il paletto del 51% potrebbe essere cambiato – ha aggiunto Nieri – è una decisione del Consiglio dei ministri e il Consiglio dei ministri la può cambiare”.
Poi Nieri si è soffermata anche sui risultati della campagna abbonamenti di Mediaset Premium, la pay Tv del Biscione che sta rafforzando la sua posizione sul mercato della Tv a pagamento anche grazie ai diritti della Champions league, che ha inesclusiva fino al 2018: “Sta andando bene”, ha detto, per poi smentire le trattative per una eventuale cessione dell’azienda: “Come dice Pier Silvio Berlusconi – ha concluso citando l’Ad della società – Premium non è in vendita”.