Mercati emergenti: Telecom Italia terza telco al mondo per margini Ebitda

Analysys Mason valuta le performance finanziaria e operativa di oltre 100 operatori di Tlc nelle economie in via di sviluppo. L’azienda capitanata da Bernabè dietro solo a China Telecom e Telefonica. Ma sul fronte revenues si piazza al nono posto

Pubblicato il 16 Set 2010

I mercati emergenti, con forti ritmi di crescita dell’economia
interna, rappresentano un ottimo affare per le grandi telco. Per
molti dei maggiori operatori mondiali, infatti, tali Paesi
rappresentano un’importante fonte di entrate, come sottolinea
l’ultimo studio di Analysys Mason, intitolato “Worldwide
telecoms market share report 2009”, che valuta la performance
finanziaria e operativa di oltre 100 aziende globali delle
telecomunicazioni.

Roz Roseboro, Principal analyst di Analysys Mason e autrice del
report, fa notare che la crescita delle entrate generate sui
mercati emergenti ha continuato l’anno scorso ad essere maggiore
della crescita delle entrate sui mercati maturi. In più, molti dei
maggiori operatori con esposizione sui mercati emergenti hanno
realizzato margini Ebitda più alti rispetto ad altre grandi telco
non esposte negli stessi Paesi.

Se si considerano i leader degli operatori telco in termini di
revenues, cinque di quelli con i margini Ebitda più alti hanno
anche esposizione sui mercati emergenti, ovvero China Mobile, prima
in classifica per margine Ebitda e settima per revenues, Telefonica
(rispettivamente seconda e quinta), Vodafone (quinta per margine
Ebitda e sesta per revenues), Telecom Italia (terza e nona
rispettivamente), France Telecom (sesta per margine Ebitda e ottava
per revenues).

Insomma, il potenziale di crescita delle grandi telco è anche
legato all’esposizione ai mercati ad alto tasso di sviluppo, nota
la Roseboro. I mercati emergenti hanno registrato nel 2009 una
crescita del Pil più elevata rispetto ai mercati maturi, cosicché
i consumatori di questi mercati hanno potuto spendere di più per i
servizi telecom, e il trend è destinato a proseguire, indica
Analysys Mason.

“Ci aspettiamo che il business sui mercati maturi resti più
difficile da sviluppare, pur con interessanti aree di crescita,
come il broadband mobile. Gli operatori potranno sfruttare a
proprio vantaggio la presenza su mercati dove la crescita è più
dinamica”, aggiunge l’analista. Ciò non vuol dire che non ci
siano sfide da superare anche sui mercati emergenti.
“L’ambiente di business in questi Paesi è più volatile e
molti mercati emergenti stanno diventando molto competitivi, con
presenza di tanti player. Di conseguenza gli operatori devono
restare attenti alla gestione dei costi e sviluppare modelli di
business innovativi per trarre il massimo profitto dalle
opportunità che si offrono”.

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