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Mercato Unico digitale, Ansip: “L’Europa sia più coraggiosa”

Il commissario Ue plaude all’inizio dei negoziati tra Europarlamento e stati membri, ma avverte: “Il testo è poco ambizioso”. E rilancia la posizione della Commissione: “Abolire presto il roaming e varare regole certe sulla net neutrality”

Pubblicato il 24 Mar 2015

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“Le Tlc sono la spina dorsale del mercato unico digitale”. Lo ha detto Andrus Ansip, commissario europeo al Mercato Unico digitale, alla vigilia del Collegio dei Commissari che domani si occuperà del mercato unico digitale e in vista della strategia che la Ue presenterà a maggio. Intanto ieri gli Stati membri Ue e il Parlamento europeo hanno avviato in negoziati.

“Per cominciare, noi non abbiamo ancora un vero mercato unico delle comunicazioni elettroniche. Abbiamo, invece, una serie di mercati nazionali con diverse condizioni della domanda e dell’offerta – ha sottolineato il commissario – Queste differenze normative ci impediscono di sfruttare al meglio il mercato paneuropeo delle telecomunicazioni, dove i consumatori possono ottenere servizi di qualità da parte degli operatori a prescindere dai confini”.

Secondo il commissario questa situazione sarà risolta, in gran parte, il mercato unico. Ansip ha poi ribadito la posizione della Commissione sulla questione: “La posizione della Commissione è chiara. Dobbiamo abolire al più presto tariffe di roaming e abbiamo bisogno di forti regole sulla neutralità della rete nonché di un maggiore coordinamento in materia di spettro”. In questo senso, secondo Ansip, comunque soddisfatto dell’inizio dei negoziati tra Strasburgo e gli stati membri, nel testo di riferimento – il cosiddetto compromesso lettone taglia il roaming gradualmente per abolirlo nel 2018 e prevede una net neutrality “dolce” – vi è una mancanza di ambizione. “Dobbiamo assolutamente andare oltre – incalza il commiassrio – Dobbiamo ricordare il nostro obiettivo finale: l’abolizione completa e rapida del roaming e non solo la sua riduzione”.

Sulla neutralità della rete, invece, ci sono altri elementi che dovremmo affrontare. “In primo luogo abbiamo bisogno di un internet aperto per i consumatori: nessun blocco o limitazione- ribadisce – E vogliamo un internet che permette all’industria europea di innovare e fornire servizi migliori per i consumatori”.

Poi c’è il tema dello spettro. “Lo spettro è l’ossigeno per internet – ha detto – E più frammentato è e meno efficiente sarà. Abbiamo bisogno di spettro efficiente per la nostra economia digitale e per far crescere l’Internet delle cose nonché per sostenere l’avvento di 5G”.

E in questo quadro, Ansip ha evidenziato il ruolo chiave della concorrenza “La concorrenza è la forza trainante per l’innovazione e gli investimenti – ha sottolineato – E le norme Ue sulle telecomunicazioni fino ad oggi non sono riuscite a stimolare adeguatamente la concorrenza, almeno non del tutto”. Ecco perché le regole devono cambiare.

“Tutti sembrano sostenere la costruzione del mercato unico digitale – ha ricordato ancora – Ma non sarà facile. Le forze che resistono ogni cambiamento sono forti. Ma se non siamo coraggiosi, sprechiamo un’occasione unica. Il mercato non può rimanere bloccato da pratiche obsolete che dà benefici solo ad alcuni”.

Infine Ansip ha ricordato le azioni chiave per accelerare sul mercato unico e che sono la base della proposta Ue: eliminare progressivamente gli ostacoli nazionali alla concorrenza transfrontaliera; creare un contesto di mercato più coerente, competitivo, stabile e giuridicamente sicuro; fare in modo che i consumatori abbiano ampia scelta di servizi scelta; attirare gli investimenti, stimolare l’innovazione, facendo dell’Europa un leader mondiale.

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