LA LETTERA ALLA UE

Mercato unico, le telco europee: “Deregulation e nuovo approccio alla concorrenza”



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Connect Europe mette nero su bianco le questioni cruciali in un documento firmato dai ceo dei principali operatori continentali, tra i quali Pietro Labriola di Tim e Luigi Ferraris di Fibercop. “Il momento di agire è ora e serve uno sforzo storico. La mancanza di investimenti nella connettività può provocare colli di bottiglia digitali”

Pubblicato il 13 dic 2024



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In un contesto di crescente competitività globale, l’Europa si trova a un bivio, spinta dalla necessità di abbracciare una mentalità orientata alla crescita per prosperare. Questo è il messaggio chiave della lettera congiunta dei ceo delle principali aziende di telecomunicazioni europee, tra cui spiccano Pietro Labriola di Tim e Luigi Ferraris di Fibercop, diffusa sotto l’egida di Connect Europe. “È tempo per il nostro continente di implementare un’agenda di competitività audace che porti benefici a tutti gli europei”, affermano i dirigenti, sottolineando l’importanza di una digitalizzazione robusta come motore di crescita e benessere per i cittadini: “Il momento di agire è ora e serve uno sforzo storico. La mancanza di investimenti nella connettività può provocare colli di bottiglia digitali”, si legge nel documento.

Infrastrutture e servizi digitali all’avanguardia per il futuro

La digitalizzazione, secondo le linee guida del documento, attraversa ogni settore: dalla manifattura alla sanità, dai trasporti ai servizi pubblici, dalla ricerca alle pmi. La convinzione comune è che il futuro prospero dell’Europa si basi su infrastrutture e servizi digitali all’avanguardia. “Oggi, la ricerca mostra come l’85% dei consumatori europei pensi che la connettività sia un bisogno fondamentale, mentre oltre il 60% delle piccole imprese ritiene che 5G e fibra possano aiutare la crescita aziendale”, evidenziano i ceo.

Appello per un cambio nell’approccio politico dell’Europa

Un cambio rapido nell’approccio politico dell’Europa è considerato cruciale per mantenere il primato continentale nella catena del valore della connettività in costante evoluzione, che va dal 5G a Ftth e altre reti gigabit, dal cloud edge all’AI, fino alla virtualizzazione delle reti e alle innovazioni come la crittografia quantistica e il 6G.

I dirigenti accolgono con favore l’approccio della nuova Commissione Europea e gli obiettivi delineati nelle Linee Guida Politiche della presidente Ursula von der Leyen, che ha promesso di “facilitare il business nel Mercato Unico, investire massicciamente nella competitività sostenibile e (…) mettere l’innovazione al centro della nostra economia”. Hanno anche evidenziato il supporto di figure chiave come la Vicepresidente esecutiva Teresa Ribera, impegnata a rendere le aziende più competitive a livello globale, e la Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, che ha parlato di connettività in termini di un’opportunità per ridurre la burocrazia e rendere l’Europa un luogo attraente per gli investimenti.

Quattro aree di intervento urgenti

Nel documento, vengono proposte quattro aree di intervento urgente per le istituzioni europee:

Semplificazione e deregulation

Al centro dell’Atto delle Reti Digitali, con l’obiettivo di rendere nuovamente le telecomunicazioni un settore orientato alla crescita, riformando l’attuale quadro regolatorio con un passaggio da controlli ex-ante a ex-post.

Nuovo approccio alla politica della concorrenza

Valorizzare l’importanza di scala e consolidamento per rimanere rilevanti sulla mappa tecnologica globale, considerando i benefici delle fusioni in termini di innovazione, qualità, sicurezza e sostenibilità.

Vero mercato unico delle telecomunicazioni

Superare le barriere nazionali armonizzando le regole a livello UE, soprattutto riguardo le condizioni di licenza e la disponibilità dello spettro.

Robusta strategia industriale

Supportare un’infrastruttura telco cloud edge abilitata dall’AI e un ecosistema RAN aperto e fidato, fornendo anche supporto per la transizione climatica delle infrastrutture digitali.

“Non c’è sicurezza senza reti resilienti. Non c’è transizione verde senza connettività e digitalizzazione diffuse”, affermano nella lettera, sottolineando l’urgenza di un’azione coordinata e immediata per colmare il divario di investimenti nelle reti digitali sicure e resilienti.

I firmatari

Questo l’elenco dei firmatari della lettera: Alejandro Plater, Ceo, A1 Telekom Austria Group; Ana Figueiredo, Ceo and Chairwoman, Altice Portugal; Allison Kirkby, Ceo, Bt Group; Timotheus Höttges, Ceo, Deutsche Telekom; Luigi Ferraris, Ceo, Fibercop; Joost Farwerck, Ceo and Chairman of the Board of Management, Kpn; Mike Fries, Ceo, Liberty Global; Nikhil Patil, Ceo, Go Malta; Harald Roesch, Ceo, Melita Limited; Pekka Lundmark, President and Ceo, Nokia; Christel Heydemann, Ceo, Orange Group; Claude Strasser, Ceo, Post Luxembourg; Guillaume Boutin, Ceo, Proximus; José María Alvarez Pallete, Chairman and Ceo, Telefónica; Benedicte Schilbred Fasmer, Ceo, Telenor Group; Patrik Hofbauer, President and Ceo, Telia Company; Pietro Labriola, Ceo, Tim; Christoph Aeschlimann, Ceo, Swisscom.

Labriola (Tim): “Servono investimenti ma anche ambiente regolatorio equo”

Intanto Telecom Italia ha riunito a Bruxelles un gruppo di alto livello di decisori politici e attori del settore delle tlc per discutere strategie per migliorare la competitività della Ue attraverso investimenti innovativi nel settore delle telecomunicazioni. L’iniziativa si è svolta presso l’ambasciata italiana in Belgio. L’ad Pietro Labriola ha detto che nel settore delle telecomunicazioni, alle prese da qualche anno con una situazione complessa, l’inerzia non è un’opzione dato il significativo ‘gap’ di investimenti da colmare e l’imperativo di creare un ambiente regolatorio ‘equo che garantisca pari opportunità a tutti gli attori del mercato digitale”, come indicato dal rapporto Draghi.

All’iniziativa hanno partecipato il responsabile dell’autorità Tlc del Brasile Carlos Baigorri, il membro del board di Telefonica Pablo de Carvajal, l’eurodeputata Adina Valean, il responsabile della dg Connect della Commissione europea Roberto Viola. Per quanto concerne il Brasile, primo mercato di Tim fuori dall’Italia, una nota della società indica quali temi importanti ponga la trasformazione del mercato mobile brasiliano da quattro a tre operatori dopo l’acquisizione di Oi; le misure d’asta 5G innovative favorevoli agli investimenti in Brasile, tra cui opzioni per convertire gli investimenti nelle regioni sottoservite in riduzioni dei pagamenti, durate di licenza estese, rinnovi automatici; le attuali iniziative per regolamentare le piattaforme digitali e riequilibrare la catena del valore di Internet.

Il dg Connect Viola ha rimarcato l’importanza della cooperazione Ue-Brasile sulla politica e gli investimenti digitali e soprattutto nel settore delle telecomunicazioni: “Il ruolo degli operatori delle telecomunicazioni è fondamentale per una connettività solida, resiliente, ad alte prestazioni e sicura, non solo in Europa, ma anche per i partner internazionali, promuovendo un ambiente sicuro e affidabile per utenti, investitori e aziende e consentendo una crescita a lungo termine, crescita e collaborazione a livello mondiale”.

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